Bressanone pensa alle donne
Si è tornato, negli ultimi tempi, a parlare della tampon tax - cioè l’imposta sul valore aggiunto (IVA) applicata su assorbenti, tamponi e coppette mestruali - considerati dal nostro sistema come beni di lusso e quindi tassati del 22% rispetto al loro prezzo originale.
In Alto Adige mozioni sul tema sono state portate in consiglio provinciale, nella scorsa sessione di aprile, da Sandro Repetto del Pd, che propone l’abolizione della tampon tax, e da Brigitte Foppa dei Verdi che chiede di mettere a disposizione gratuitamente assorbenti in tutte le scuole e in altri edifici pubblici. Entrambe le mozioni sono state modificate su proposta della Svp, che avanza l’idea di offrire gratis gli assorbenti solo nell’ambito di progetti pilota delle scuole medie. Per mancanza di tempo, tuttavia, discussione e votazione finale sono stati rimandati alla seduta di maggio.
Ma quale lusso
Nel frattempo non si fermano le iniziative territoriali di raccolta di articoli per il ciclo mestruale e l’igiene intima per le persone in difficoltà economiche (mentre si moltiplicano richieste e mozioni che segnalano la questione e chiedono di agire). Dopo Merano e Bolzano si uniscono ora anche Bressanone e Varna. Le farmacie delle due località, in collaborazione con i rispettivi comuni, donano prodotti per l’igiene alla Casa delle donne e ad altre istituzioni che sono punti di contatto per le donne che si trovano in situazioni difficili.
In collaborazione con tutte e sei le farmacie i prodotti utilizzati durante il periodo mestruale saranno distribuiti gratuitamente alle istituzioni sociali, inizialmente per un valore merceologico di 1.200 euro. “Con questo, si vuole dare l’esempio e aiutare quelle donne che al momento non possono permettersi ulteriori spese - spiega Florian Peer, in rappresentanza delle farmacie di Bressanone e Varna -. L’iniziativa vuole dare un contributo particolare e attirare l’attenzione su questo tema per far sì che la riduzione dell’IVA possa essere portata avanti con successo”.
A fargli eco Barbara Wielander, la direttrice della Casa delle donne: “La maggior parte delle donne che si rivolgono alla Casa delle donne inizialmente hanno gravi problemi finanziari per meglio dire, non hanno più nulla. Un pacchetto di emergenza contenente dei prodotti alimentari le aiuta a superare i primi giorni, aggiungere gli articoli di igiene per donne è estremamente necessario. In queste situazioni ogni centesimo conta”. Dice la sua infine anche l’assessora comunale di Bressanone Monika Leitner: “Con la consegna dei prodotti alla Casa delle donne e ad altre istituzioni di sostegno sociale, specialmente alle strutture dove sono ospitate persone con disabilità, speriamo di poter distribuire i prodotti in modo mirato per sostenere le donne che si trovano in situazioni di vita difficili o particolari. Le farmacie hanno accettato di adeguare le richieste alle esigenze delle istituzioni”.