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“Il patrimonio rimanga ai bolzanini”

L’assessore al sociale Juri Andriollo si esprime sul futuro di Castel Mareccio e dell’azienda di soggiorno: “Valuteremo la privatizzazione quando ci sarà una proposta”.
Assessore Andriollo - Carlo Librera
Foto: ©Comune di Bolzano
  • SALTO: Ha fatto discutere l'affermazione dell'assessore provinciale Bianchi sulla possibilità che sia la Provincia ad acquistare Castel Mareccio in caso di privatizzazione dell'azienda di soggiorno. Come valuta questa possibilità?

    Juri Andriollo: Tutto nasce da un'interrogazione fatta dal nostro consigliere PD Sandro Repetto che è andato a ribadire un concetto importante, quello che il patrimonio e l’azienda si soggiorno rimangano vincolati al pubblico. Questo è inteso, dal mio punto di vista come un vincolo con l'amministrazione comunale e ai suoi cittadini così come è sempre stato. Il castello, il parcheggio, il vigneto fanno parte della comunità di Bolzano e così deve rimanere. Delle dichiarazioni dell'assessore Bianchi prendo atto di due aspetti: il primo è la visione condivisa che il patrimonio sia pubblico e debba rimanere tale e non passare ai privati, ne prendiamo nota e lo teniamo iscritto negli annali. In secondo luogo c’è un tema che l’assessore Bianchi da ex sindaco conosce bene: la Provincia deve attenersi al suo ruolo di organismo sopra ordinato, fare bene dove è possibile e portare avanti la comunità, mentre le amministrazioni comunali invece devono fare bene il loro, è giusto tenere questa distinzione. Il patrimonio dei bolzanini rimanga ai bolzanini.

    Rispetto alla scelta di privatizzare l’azienda di soggiorno, qual è la sua posizione? 

    C'è un dibattito aperto, non si è ancora entrati nelle valutazioni di maggioranza. L'assessora Ramoser sta portando avanti la questione e farà una relazione sul tema. Ad oggi è un po’ prematuro fare ragionamenti.

    Immagino che la Provincia non sia così arrogante da pensare di modificare le cose in modo unilaterale, perché ci troverà a sbarrare la strada su un metodo del genere. 

    Considerando anche le parole dell’assessore Walcher in Consiglio provinciale, non le sembra che la direzione sia stata già presa?

    Se qualcuno pensa di decidere sulla testa dei bolzanini si sbaglia. Da bolzanino, l'assessore Walcher conosce molto bene la dinamica dell'azienda di soggiorno e non ho dubbi che cercherà di fare il possibile affinché questa funzioni al meglio, nell'interesse dei cittadini di Bolzano e di un turismo equo e compatibile. Mi aspetto altrettanto anche dagli assessori bolzanini, cioè di difendere quello che è il patrimonio pubblico oggi in capo all'azienda di soggiorno, ma anche di riflettere sullo strumento più idoneo per garantire il miglior risultato possibile nell'interesse della comunità, al netto del patrimonio immobiliare, che è e rimane così.

  • Castel Mareccio: "Ad oggi il Comune di Bolzano inietta denaro all'interno dell'azienda di soggiorno, mentre l’azienda di soggiorno meranese vede anche una partecipazione degli albergatori ai costi". Foto: Wikipedia
  • Quali sono le problematiche che giustificherebbero questa privatizzazione?

    Bolzano e Merano sono due modelli unici nel contesto provinciale, questo è un dato. Bisogna capire se questo modello è adatto e al passo con i tempi, ma anche come apportare tutti i miglioramenti necessari per far sì che l'azienda di soggiorno, che fa bene il suo lavoro, possa farlo ancora meglio. Bisogna anche tenere conto di un turismo che è in costante aumento, Bolzano è e sarà sempre più una città turistica. Detto questo, parlare al buio non è mia abitudine; quindi, al netto del patrimonio, immagino che la Provincia non sia così arrogante da pensare di modificare le cose in modo unilaterale, perché ci troverà a sbarrare la strada su un metodo del genere. 

    Anche Merano ha un'azienda di soggiorno e turismo in forma pubblica, similmente a Bolzano, però l’amministrazione ha escluso la privatizzazione; che differenza giustifica queste scelte diverse?

    Ad oggi il Comune di Bolzano inietta denaro all'interno dell'azienda di soggiorno, mentre l’azienda di soggiorno meranese vede anche una partecipazione degli albergatori ai costi. Penso che, quando si parla dei vari modelli, bisogna andare ad intercettare quello che sarà lo strumento migliore da qui ai prossimi anni, tenuto conto anche dell'obiettivo di partecipazione degli stessi stakeholder, che beneficiano dell'attività dell'azienda di soggiorno. Bisogna fare delle comparazioni e delle analisi serie, non di pancia.

    Non sarà mai l'industria del turismo a trainare Bolzano, questo bisogna dirlo

    Bolzano ha sempre più una vocazione turistica ma questo può andare in conflitto con le esigenze dei cittadini, lo abbiamo visto sulla questione affitti brevi. Lei non teme che la privatizzazione rischi di favorire le categorie che hanno tutto l'interesse che il turismo fiorisca e magari hanno meno interesse nel tutelare la cittadinanza? 

    La questione è assolutamente pertinente e proprio per questo le analisi andranno fatte su comparazioni di best practice già esistenti. Non sarà mai l'industria del turismo a trainare Bolzano, questo bisogna dirlo. È altrettanto vero che l'esplosione del turismo nasce dopo i due anni covid, in un momento storico particolare che non abbiamo mai visto prima e di cui non conosciamo gli effetti, duraturi o meno. Dobbiamo procedere con i piedi per terra, essere molto razionali e fare tutto quello che serve per dotare la città dallo strumento più idoneo. Ad oggi io non ho una risposta, la esprimeremo come partito non appena avremo visto anche le varie proposte sul tavolo.