Società | Lingua e scuola

La seconda lingua nelle scuole

I metodi e le visioni per insegnare ed imparare la seconda lingua nelle scuole dell'Alto Adige sono cosi divergenti come i politici dai quali provengono.

Tre, quattro o cinque ore di lezione sono sufficienti per avvicinare gli studenti altoatesini alla seconda lingua e consentire loro di uscire dalla scuola con sufficienti competenze in merito? Genitori, insegnanti e sempre più datori di lavoro spingono sempre più verso modelli di apprendimento linguistico più flessibili, quali quelli già adottati da alcuni anni nella scuola italiana.

L'immersione linguistica finora ha ottenuto un semaforo rosso perché contrasterebbe con l'articolo 19 dello statuto di autonomia che regola l'insegnamento nella madre lingua. Fino ad oggi gli studenti che vogliono imparare veramente la seconda lingua possono contare sulla possibilità di trascorrere un anno in una scuola superiore dell'altra madre lingua oppure frequentare dei soggiorni linguistici estivi. Ultimamente, l'assessora provinciale alla scuola tedesca Sabina Kasslatter-Mur si è messa in evidenza manifestando un'apertura nei confronti del modello Clil, che prevede d'insegnare alcune materie nella seconda lingua. Le scuole superiori di lingua tedesca potranno così, a partire dall'anno scolastico 2013/14, attivare in tal senso dei progetti linguistici. Ci stiamo forse incamminando verso una nuova forma di convivenza? È il primo passo verso la condivisione della lingua?