“Il mio sogno si è realizzato”

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Due anni fa conquistò pubblico e giuria aggiudicandosi il Primo Premio all’unanimità: Arsenii Moon torna nella città che lo ha incoronato vincitore per un recital in cui non si limiterà a suonare ma condividerà parte della sua esperienza con il pubblico, venerdì alle 20 al Conservatorio. Un evento per cui c’è grande attesa e che è stato spostato dalla location inizialmente prevista, il Chiostro del Convento dei Domenicani, nella Sala Michelangeli del Conservatorio per permettere a quanti più appassionati di seguire il concerto del talento russo.
La mia vita è cambiata molto dopo il concorso Busoni.
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Arsenii Moon: Nato a San Pietroburgo nel 1999 Moon si è formato nella sua città natale debuttando a soli dieci anni con la St Petersburg Philharmonia. Prima del trionfo bolzanino ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali in importanti concorsi come il Van Cliburn, l’Artur Rubinstein e molti altri. Nel corso della sua già promettente carriera si è esibito in teatri come La Scala di Milano, la Elbphilharmonie di Amburgo, il Seoul Arts Center e la Tonhalle di Zurigo, registrando anche per la Deutsche Grammophone. Foto: Concorso Busoni
SALTO: Arsenii, ti esibirai a Bolzano in un “Recital & talk”. Come si svolgerà la serata?
Arsenii Moon: Innanzitutto voglio dire che è un piacere speciale per me tornare a Bolzano, in particolare essere presente alla nuova edizione del concorso Busoni; sono felice di ritrovare, in un contesto per me diversa rispetto a due anni fa, il meraviglioso pubblico. Per rispondere alla domanda, suonerò alcuni dei miei brani preferiti e parlerò un po' di come è cambiata la mia vita dopo la vittoria al concorso, condividendo alcune esperienze che ho vissuto in questi due anni straordinari.
Suonerai “Cloches à travers les feuilles” di Debussy, i 24 Preludi Op. 11 di Aleksandr Skrjabin e l’Andante spianato et Grande polonaise brillante di Frédéric Chopin. Come hai scelto il programma musicale?
Quando scelgo i brani da suonare seguo semplicemente il mio cuore. In questo momento Debussy, Skrjabin e Chopin sono i compositori a cui mi sento più vicino, quindi ho semplicemente voluto condividere la mia passione per loro a Bolzano.
Sono passati due anni dalla tua vittoria al Concorso Busoni. In che modo questo successo ha cambiato la tua vita?
La mia vita è cambiata molto dopo il concorso Busoni. Ho iniziato a vivere la vita dei miei sogni viaggiando e suonando la musica che amo sui palchi più importanti del mondo, entrando in contatto con persone meravigliose. Sono grato per questa opportunità che mi è stata data e spero di poter continuare a fare ciò che amo il più a lungo possibile.
Bolzano è diventata sicuramente una delle mie città preferite, non solo in Italia ma in assoluto.
Giro del mondo: Il 5 settembre alle ore 20 il giovane pianista salirà sul palco della Sala Michelangeli, presso il Conservatorio Monteverdi, dopo aver girato il mondo per due anni grazie al programma di promozione e management della Fondazione Busoni-Mahler, che ha organizzato per lui più di cento concerti di cui circa quaranta in Italia. Foto: Concorso BusoniQuali sono le tre cose più belle ed emozionanti che ti sono successe in questi due anni?
Sono stato molto felice del tour di concerti in Corea: sono rimasto davvero affascinato da questo bellissimo Paese, dalla sua cultura e dal suo pubblico. Questo anche perché ho del sangue coreano nelle vene, ed è stato quindi speciale per me visitare il Paese dei miei antenati e sentire questo legame invisibile. Le altre due le terrò per me, perché sono personali... ma posso assicurare tutti che in questi due anni mi sono successe molte cose belle.
Hai partecipato ad altri concorsi o hai intenzione di farlo?
Dal mio punto di vista i concorsi sono un passaggio necessario per conquistare la libertà musicale, quindi dopo aver vinto il Busoni non vedo più alcun motivo per partecipare ad altri concorsi. In fin dei conti la musica non è uno sport, non è una competizione ed è difficile dare un voto alla musica: per questo motivo la valutazione è sempre piuttosto soggettiva e a volte ci vuole anche un po’ di fortuna. Sono felice che questo passaggio obbligato sia ormai alle mie spalle: questo significa che ora posso concentrarmi su ciò che più amo: suonare e condividere la musica col pubblico.
Parliamo del tuo rapporto con Bolzano. Due anni fa hai trascorso due intense settimane in città. Cosa ti è piaciuto di più allora, e cosa speri di ritrovare al tuo ritorno?
Bolzano è diventata sicuramente una delle mie città preferite, non solo in Italia ma in assoluto. Mi sento a casa, perché amo la natura e le montagne, quindi ovviamente adoro la combinazione di splendida architettura e atmosfera con panorami meravigliosi, aria di montagna e la fusione della cultura tedesca e italiana in un'unica città.
Oltre al tuo impegno concertistico, trascorrerai del tempo libero nella zona?
Sì, sono molto felice del fatto che questa volta potrò godermi una piccola vacanza dopo la mia esibizione, cosa che capita raramente. Vivrò la montagna e la città e, naturalmente, assisterò alla fase finale del concorso e ascolterò i miei fantastici colleghi. Ho già ascoltato le prime due fasi online e ci sono diversi musicisti di grande talento che mi piacerebbe incontrare.
Se uno dei tuoi fan italiani non potesse venire al concerto di Bolzano, dove altro potrebbe ascoltarti nelle prossime settimane?
Dopo Bolzano ho un tour tra Germania, Francia e Svizzera, ma tornerò presto in Italia: infatti già a novembre sarò a Bolzano con l'orchestra Haydn. Suoneremo la Rapsodia su un tema di Paganini di Rachmaninoff a Bolzano il 18 novembre e a Trento il giorno dopo e successivamente presenterò questo programma al mio debutto alla Scala di Milano il 24 novembre. Sarò felice se verrete ad ascoltarmi!
Arsenii Moon: “Il Concorso Busoni mi ha fornito la chiave per uno degli aspetti più importanti della vita: la libertà. Potermi concentrare completamente sulla mia arte, ascoltare la mia voce interiore ed esprimere sentimenti sinceri sul palco, senza avere la preoccupazione di prepararmi per un altro concorso, è un grande privilegio” Foto: Concorso BusoniFinalisti Busoni 2025Annunciati al termine della Finale Cameristica i nomi dei tre concorrenti che accedono alla Finalissima del Premio Busoni: sono il georgiano Sandro Nebieridze, il cinese Yifan Wu e il cipriota Christos Fountos. Si esibiranno domenica alle 10 al Teatro Comunale di Bolzano con l’Orchestra Haydn diretta da George Pehlivanian. Assegnato anche il Premio Speciale per la Musica da Camera offerto dalla Società dei Concerti di Bolzano e dalla Società Filarmonica di Trento: annunciato dai componenti del Simple Quartet, è andato al cipriota Christos Fountos.
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