Il posto dove scrivere il proprio destino?

Le università degli altri
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"Academy Fight Song" è un interessantissimo articolo scritto da Thomas Frank per The Baffler e tradotto in italiano da Internazionale ("Liberare l'Università” 27/9/2013). Frank descrive un quadro delle università americane che non deve preoccupare solo gli statunitensi. Certo, il contesto è molto diverso da quello italiano, solo per fare un esempio, l'autore riporta le parole del presidente statunitense Barack Obama che ricorda come l'università sia ancora il posto "dove andiamo per scrivere il nostro destino", mentre quelle più prestigiose controllano ancora oggi le porte del successo. 
In Italia, non è così, gli uomini di successo non sono selezionati all'interno dell'università che, a loro volta, più che "riscrivere il destino" lo ritardano di qualche anno.
Detto questo, il quadro descritto da Frank è devastante: " Le grandi università statunitensi sono cresciute per soddisfare le richieste delle imprese, non per costruire la classe media" e potrebbero "non essere altro che una specie di confraternita che si autoperpetua". Mentre lo studente americano "è diventato una mucca da mungere" e "sappiamo che con una laurea si diventa ricchi perché i ricchi sono laureati" mentre la "deprofessionalizzazione del corpo docente è un'altra tragedia". 
L'articolo di Frank lo potete leggere qui, è lungo e interessante, ma una sua conclusione merita di essere replicata quando possibile: "Obama ha ragione quando dice che l'istruzione è importante. Non perché se andiamo all'università in futuro guadagneremo di più o potremo competere con il Bangladesh, ma perché la ricerca della conoscenza è un valore in sè. E' per questo che ogni movimento democratico, dalla guerra civile al sessantotto, ha cercato di estendere l'istruzione superiore a un maggior numero di persone, di rendere i costi più abbordabili. La nostra, invece, è la generazione che è stata a guardare mentre un manipolo di parassiti e miliardari distruggeva l'istruzione universitaria nel proprio interesse". Non solo negli Stati Uniti.