MyCivis: le città si spostano nell'etere
Una delle grandi sfide del futuro - insieme ai big data, alla disruption e ai servizi che siano in grado di tutelare sempre di più il consumatore dal punto di vista della privacy e della protezione dei dati - risiede senza dubbio nell'amministrazione pubblica. Ma in che termini?
Avvicinare l'amministrazione al cittadino è sempre un'impresa difficile e se prendiamo come premessa il fatto che un terzo degli italiani non abbiano accesso a Internet, può sembrare ancora più paradossale cercare di ingolfare ancora di più gli uffici di lunghe code agli sportelli, scartabellamento continuo di archivi e di cartelline e infinita burocrazia.
Non è questo il caso della Provincia di Bolzano, che di recente ha fornito al cittadino un ulteriore strumento per poter accedere al servizio digitale pubblico, ovvero quello di una nuova area riservata per accedere alla Rete Civica dell'Alto Adige. Si chiama myCIVIS, il nuovo portale che permetterà di avere un'interfaccia più user-friendly e meno difficile da comprendere, per quanto riguarda l'organizzazione dei contenuti dei servizi che abbiamo utilizzato, con l'aggiunta di alcune caratteristiche. Ad esempio attraverso myCIVIS si può richiedere una delega per lavorare sul portale per conto di altri, essere aggiornati sulle comunicazioni istituzionali e cercare i servizi immettendo quello che stiamo cercando nella mascherina in fondo, aiutati dal raggruppamento per categorie.
Ci sono vari modi per accedere a myCIVIS: tramite il sistema spID, la nuova identità digitale certificata per conto del governo italiano in collaborazione stretta con il Ministro per la Semplificazione Marianna Madia, che ha guidato il tavolo del Team per la Trasformazione Digitale, ente che ha di recente cambiato veste grafica e modo di cercare e creare contenuti dei siti istituzionali governativi, relegando tutte le vecchie versioni - con un non troppo simpatico gioco di parole, come tutti i giochi di parole d'altronde - in un apposito aggregatore chiamato Siti archeologici. Oltre a spID, che ha permesso l'anno scorso alla classe 1998, e quest'anno a quella successiva, di ottenere la 18app da utilizzare per l'intrattenimento in senso ampio, si può accedere al portale con la propria Carta dei Servizi oppure tramite l'account eGOV, che ogni cittadino può richiedere al proprio centro civico di quartiere.
Ma non si tratta solo della retorica della diminuzione della burocrazia, argomento politico al centro del dibattito di tutte le parti che si sono immesse nell'agone politico degli ultimi venti anni di esperienze elettorali, ma questo tipo di operazioni dimostrano come un modo diverso di intendere una "democrazia vicina al cittadino" possa avvenire senza scadere nella demagogia pura.
Sommersi però dalle lungaggini e del lento ciclo amministrativo che caratterizza il Vecchio Continente, tenere sotto controllo il proprio essere civis nella propria civitas, è già un segno di affermazione sul piano amministrativo e sociale in più. "myCIVIS" per ora rimane un servizio puramente amministrativo, sulla scia delle recenti sperimentazioni a livello nazionale, come il Piano Triennale per l'informatica nella Pubblica Amministrazione lanciato dal governo Gentiloni. Domani e dopodomani in tutta Italia, compreso un evento a Trento, si terrano per l'appunto due giorni di Hackathon per i developers del nostro paese, che avranno l'onere - e forse anche un po' di sana e giusta presunzione - di cambiare e aggiornare l'amministrazione statale e locale, che tutti sperano possa concretizzarsi in un vero upgrade.
Noi siamo, come sempre, in attesa di un download.