Politica | Caso Hager/Benko

L’inchiesta in salsa bolzanina

Chi sono i protagonisti dell'indagine della Procura di Trento, come avrebbero condizionato lo sviluppo di Bolzano – e quali risposte aspettarsi dalla politica cittadina?
  • Video e montaggio a cura di Mauro Podini.

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Massimo Mollica Ven, 12/06/2024 - 00:57

Confesso che non mi è del tutto chiaro quali siano i termini dei reati contestati. Sarà la magistratura e il naturale decorso a dire chi li avrà commessi. Ricordo solo che il progetto del Waltherpark, che non riguarda solo un centro commerciale, è stato oggetto di referendum, liberamente votato dai cittadini. E se emergeranno illeciti questo nkn inficia alla bontà del progetto al quale io ho sempre creduto e ho appoggiato. Contesto al Sig. Liberto la definizione di una Bolzano trasformata, quando in realtà Bolzano è la città più statica di tutto l' Alto Adige. Mentre altre realtà si sino trasformate purtroppo Bolzano si è invecchiata in tutti i sensi.
Ultima considerazione, in qualsiasi modo vada questa inchiesta, è una verrà manna per Salto, da molti punti di vista. Mi ricorda un po' la vicenda SEL.

Ven, 12/06/2024 - 00:57 Collegamento permanente
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Simonetta Lucchi Dom, 12/08/2024 - 12:22

In risposta a di Massimo Mollica

Purtroppo non riesco a leggere l'articolo, nonostante sia abbonata. Mi colpisce sempre però la critica nei confronti di Bolzano. Concordo sulla staticità, anche per motivi anagrafici, ma il resto della provincia? Ben peggio direi. E poi mi dispiace vedendo lo sforzo enorme sull'inclusione - scuole, associazioni, parrocchie - che tutti fanno a Bolzano trovo incredibile non dare un merito. Come dire: ti sei invecchiata e sei stanca per troppo lavoro? Peggio per te.

Dom, 12/08/2024 - 12:22 Collegamento permanente
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Carlo Bassetti Ven, 12/06/2024 - 08:15

I progetti devono cambiare, far evolvere e migliorare le città. Questo non é uno scandalo in sé. Avvilente é l'immobilismo delle città. E Bolzano detiene dei record. Quando il processo di trasformazione urbana avviene in condizioni di trasparenza, etica e utilità della comunità é linfa e progresso. Attenzione a non rispondere a una cosa schifosa con una posizione conservatrice e di retroguardia.
Personalmente, anche da professionista, quello che trovo insopportabile è questa funzione pubblica, asservita e genuflessa, che è forte coi deboli (noi comuni mortali) e debole coi forti. Un sistema oligarchico intollerabile.
I fascicoli edilizi "normali" sono sezionati al microscopio. Una famiglia di via Resia per mettere una copertura su un terrazzo deve passare mesi per forche caudine e referti pignoli e pedanti... per dire

Ven, 12/06/2024 - 08:15 Collegamento permanente
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Gabriele Di Luca Ven, 12/06/2024 - 08:39

La risposta della politica fu anticipata dall'ex sindaco di Bolzano - oggi senatore - Luigi Spagnolli, il quale (commentando un articolo da me scritto nel lontano 2017 e intitolato "In una bolla di roseo futuro") scrisse così: "L'articolista dà per scontato che Benko ha "messo le mani sulla città", ma è una sua opinione, che espressa così, e continuamente reiterata, finisce per "passare" per, per l'appunto, scontata. Invece non lo è affatto: la città, con le regole vigenti - e ancora di più se fosse ancora vigente il tanto vituperato articolo 55 quinquies - ha assolutamente il potere e la forza, attraverso i suoi rappresentanti istituzionali, di far indirizzare alla SIGNA i suoi investimenti nelle direzioni ed alle condizioni più vantaggiose per la città stessa. È Bolzano che ha messo le mani sui soldi di Benko, che da un lato si trasformeranno in investimenti portatori di un ritorno economico diffuso, dall'altro genereranno, nei prossimi anni, un'economia che darà lavoro a diverse ditte e da vivere a tantissime famiglie locali. L'immagine delle mani sulla città piace immancabilmente, in tutto il mondo, alle èlite intellettuali adagiate e benpensanti che non hanno responsabilità di governo. Mentre l'immagine di un interesse pubblico che viene fatto coincidere, con un percorso trasparente e virtuoso, con interessi privati non piace alle èlite suddette perché è molto più popolare, e populista, sollevare e fomentare sospetti. Le bolle non esistono, esistono quelli che producono e quelli che parlano e basta. Che sono, purtroppo, molti di più".

Ven, 12/06/2024 - 08:39 Collegamento permanente