Proteste per la bocciatura di Pechlaner
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Vendetta, tremenda vendetta? Irene Pechlaner, dopo aver vinto la causa per la mancata nomina a Segretaria del consiglio provinciale, non si vedrà rinnovare l’incarico come direttrice del Comprensorio sanitario di Merano. La decisione sembrerebbe frutto di una scelta politica, ma sia l’assessore Hubert Messner, sia il presidente Arno Kompatscher dicono di non saperne assolutamente nulla, e quindi il direttore generale dell’Asl, Christian Kofler, è stato per ora lasciato con il cerino in mano. Il dirigente non rilascia dichiarazioni in merito. “Allo stato attuale è prematuro prendere posizione sul tema", fa sapere tramite l’ufficio stampa.
Come si ricorderà, il 26 settembre, il tribunale del lavoro di Bolzano ha pesantemente bacchettato il Consiglio provinciale per l’esito del concorso da Segretario generale: secondo la sentenza, Irene Pechlaner, arrivata seconda, era in realtà quella che avrebbe avuto diritto all’incarico, al posto di Florian Zelger: requisiti minimi mancanti, curriculum mendace (non sarebbe stato direttore di ripartizione in precedenza, in quanto dirigeva un semplice ufficio) e mancato rispetto delle regole sulla rotazione dei mandati. Per il Tar, insomma, sarebbe stata una selezione costruita, più che su criteri tecnici, su una neanche troppo elegante acrobazia burocratica. Provincia e Consiglio, colti di sorpresa, hanno subito annunciato il ricorso, sostenendo che il tribunale avrebbe ignorato la normativa del 2023 che consente l’inquadramento nel ruolo unico dirigenziale al secondo mandato consecutivo. Ma il Tar in “primo grado” ha previsto un risarcimento di oltre 240 mila euro da perdita di chance.
Ora per Pechlaner arriva una doccia fredda da quello che è il suo datore di lavoro dal 1991, l’Azienda sanitaria. Il direttore Christian Kofler ha deciso di non rinnovare l’incarico di direttrice del Comprensorio di Merano che ricopre dal 2007 con brevi interruzioni. Sarà invece rinnovato quello di Umberto Tait, che qualche anno fa era stato mandato proprio a Merano (e Pechlaner a Bolzano).
Anche se nessuno parla è davvero improbabile che la “sfida al sistema” rappresentata dal ricorso per la nomina in Consiglio provinciale, non c’entri nulla. La decisione di Kofler ha comunque suscitato grande perplessità a Merano.
La Tageszeitung oggi pubblica una lettera indirizzata al presidente della Provincia Arno Kompatscher, all’assessore alla sanità Hubert Messner e al direttore generale dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige Christian Kofler. Il documento è firmato dai medici Fabio Salvio, Domenico Bossio, Eugen Sleiter, Georg Valentin Hofer, Paul Rechenmacher, Guenther Bauer e Werner Dubis. Sono i cosiddetti referenti AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) del distretto sanitario di Merano. Con questo termine si intendono i coordinatori della medicina di gruppo integrata nel distretto sanitario di Merano, che rappresentano 81 medici di medicina generale attivi e assistono una popolazione di circa 140.000 abitanti. I medici dicono di aver appreso con preoccupazione e rammarico della revoca dell’incarico, fanno appello “alla ragionevolezza” e dicono di sperare “di poter continuare a collaborare proficuamente con la dott.ssa Pechlaner.”
“Noi ATF – spiega Eugen Sleiter, uno dei firmatari della lettera, e membro del direttivo Team K- vedevamo la dottoressa Pechlaner una volta al mese, e anche se a volte eravamo di idee diverse si è sempre mostrata come una persona con cui si può ragionare. Quando ci ha detto che non sarà riconfermata siamo rimasti sbalorditi. Questo è un momento molto delicato per la nostra categoria, è un momento di totale riorganizzazione a partire dalla questione delle Case di comunità, e Pechlaner è persona molto competente, che sapeva darci sempre delle risposte. Vedo che l’assessore Messner dice che non ne sapeva nulla, ma mi pare francamente impossibile. Se secondo me c’entra il ricorso? Direi proprio di sì, qui se uno va contro, gli arriva subito la batosta, anche se ha tutte le ragioni e il giudice è neutro”. -
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Che la negata riconferma della Pechlaner avrebbe suscitato scalpore era ben prevedibile. Il direttore generale a questo punto deve fornire spiegazioni in pubblico. Avra`avuto, cosi`almeno si presume, le sue ragioni. Che il tutto abbia a che fare con la causa intentata dall`interessata nei confonti della Provincia per ora e`mera speculazione.
Rinnovare l'incarico sarebbe…
Rinnovare l'incarico sarebbe stato scandaloso. Invece di dimostrare di meritare la posizione di Segretaria del Consiglio Provinciale, ha preferito ricorrere a giochetti legali per ottenerla. Pertanto, è giusto che ora la provincia agisca di conseguenza, sempre nel rispetto della legge. Le persone competenti non devono ricorrere a giochetti legali per essere promosse. Mi auguro che la provincia vinca il ricorso.
C'è molto puzza di bruciato…
C'è molto puzza di bruciato.
Presumo, ne vedremo delle belle, che comunque pagheremo noi sempre con le nostre tasse.