"Nessuno vuole più saperne della politica"
salto-bz : Partiamo da Benko, un tema ormai irrinunciabile per tutti, a quanto pare.
Sylvia Hofer - Quando ho saputo che la conferenza dei servizi aveva dato un nuovo parere positivo ho subito reagito. La mia posizione è nota: io non sono favorevole. In gennaio per il mio partito è previsto un incontro e sarà decisa una posizione comne. Ma si sa già che ci sono diversi orientamenti. Si vedrà. Fino ad ora c’erano solo le posizioni individuali. Sono molto curiosa di vedere cosa accadrà.
Perché non avete mai scelto di contarvi e decidere a maggioranza?
A maggioranza è molto difficile. C’è una parte favorevolissima e tra questi ci sono anche i contadini ai quali Benko costruisce la cantina a Gries. Come numeri più o meno siamo lì, credo.
Se ci si conta e si decide in un modo c’è il rischio che il partito si spacchi?
Non vedo il pericolo di una spaccatura però senz’altro quando dovremo trovare una sintesi ci saranno degli scontenti. Dobbiamo decidere anche perché come sappiamo il commissario potrebbe decidere di fare una consultazione popolare per la quale i tempi sono stretti, perché si parla di un mese o di un mese o mezzo. Anche per Michele Penta non si tratta di una scelta facile: da una parte c’è la scelta negativa del consiglio del 23 luglio 2015, dall’altra la riapertura della procedura messa in atto da Spagnolli.
Dove si muove la politica cittadina in questi giorni in cui il comune è in 'altre mani'?
Noi intanto stiamo discutendo al nostro interno. E osserviamo cosa sta succedendo nelle altre formazioni politiche. Quella attuale è una fase di preparazione. Ma voglio ricordare che noi oggi ci troviamo in questa situazione perché una persona estranea da qua, anche attraverso cause legali, ha fatto in modo che decadesse una legislatura. Questo per me è un segnale che già da solo dovrebbe indurre la gente a pensare. Il solo fine di quella persona è il suo interesse personale.
La stessa gente di cui parla lei è quella che non va più a votare e che ora però va a fare la coda al Twenty Bis. Come la mettiamo?
Infatti. E devo dire che i Podini sono stati proprio bravi nel muoversi.
Per il quotidiano Dolomiten Giovanni Podini è l’imprenditore dell’anno.
Loro sono partiti molti anni fa. E allora dal punto di vista della giunta provinciale loro erano gli unici ad essere riusciti ad ottenere di poter costruire un centro commerciale. Poi però con Monti tutto è cambiato. E’ stato lui a scombinare tutto con la sua liberalizzazione perché noi una linea ce l’avevamo.
Monti ha creato anche le condizioni per la costruzione del megastore di Aspiag ia Bolzano Sud che oggi viene data per più che probabile.
Sì, 35mila metri quadri. Ma Monti è stato all’origine dell’apertura dei negozi 7 giorni su 7 soprattutto delle grandi catene. Un’altra cosa su cui oggi si discute molto e che secondo me non va. Strano che questo sia successo nell’Italia cattolica: la chiesa mette la mano dappertutto ma su questa cosa non è riuscita a fare nulla.
Cosa succederà alle prossime elezioni comunali? Nonostante il blockfrei alla fine ci sarà un accordo con il PD? Oppure un’alleanza inedita con il centrodestra moderato?
Il centrodestra moderato a Bolzano non c’è perché storicamente noi qui abbiamo ‘altre destre’.
E la Lega?
Nello scorso mese di maggio sono stata la prima a dire che avremmo dovuto prendere in coalizione anche loro. Capisco che Renzi e Salvini a livello nazionale siano incompatibili, Ma quello di Bolzano è un altro quadro. In ogni caso nel maggio scorso non se n'è fatto nulla. Alle prossime elezioni si dovrà proprio vedere chi prenderà più voti.
Secondo voi della SVP la Lega a Bolzano potrebbe crescere ancora rispetto al risultato di maggio 2015?
In questi mesi la grande massa dei profughi verso la Germania non è transitata attraverso la provincia di Bolzano. Per cui il principale tema strategico della Lega qui da noi non ha prodotto così tanto. Ma la situazione è in evoluzione e si può stare certi che la Lega cercherà di sfruttare al massimo la paura nei confronti degli immigrati.
Candidato sindaco: qual è l’elemento imprescindibile per la SVP?
Che sia bilingue. Nella vecchia giunta comunale nessuno degli italiani con l’eccezione di Spagnolli era in grado di dire una frase in lingua tedesca, anche solo per portare una saluto ad un’inaugurazione. E’ una mancanza enorme soprattutto dal punto di vista dei giovani oggi, che di lingue ne sanno anche 3 o 4.
Poi c’è la questione dell’aeroporto. Anche per questa ci sarà una consultazione popolare in programma il 12 giugno. Su questa cosa la SVP è più tranquilla che su Benko?
L’aeroporto c’è già e il nostro presidente della giunta provinciale ci ha detto: proviamo ancora una volta a farlo funzionare. La maggior parte del mio partito è senz’altro favorevole a fare questo tentativo.
Un altro tema cruciale è quello del riequilibrio della città tra il centro e la periferia. Cosa si potrebbe fare in questo senso? Qual è il sentimento della SVP rispetto a questa dinamica?
In ogni città il centro è quello cresciuto nella storia. E su questo non si può fare nulla. D’altronde però anche negli altri quartieri di Bolzano ci sono oggi dei ‘piccoli centri’. Penso ad esempio a piazza Matteotti. Il mercatino resterà sempre in piazza Walther, non si può fare altrimenti. E devo dire che nei giri che ho fatto l’anno scorso per la campagna elettorale mi son stupita per la qualità della vita che c’è in certi quartieri. Spesso c’è molto più verde e di spazio per i bambini rispetto al centro. Per non parlare del fatto che il centro è sempre sotto pressione con il mercatino, le varie feste, il traffico, eccetera.
La città di Bolzano riuscirà ad avere un ruolo più importante rispetto al passato?
La situazione dovrebbe cambiare ancora e io ci spero molto. Se vado da San Giacomo ad Egna sulla statale mi sembra di essere in un’autostrada. E’ una cosa assurda che a Bolzano non ci sia ancora qualcosa del genere.
Durnwalder sindaco potrebbe essere una soluzione per Bolzano?
In 25 anni lui non è che abbia fatto gran che per Bolzano. Ognuno è libero di candidarsi per carità. Il problema è che è sempre meglio allearsi prima con un partito italiano. E un partito italiano non candiderà mai un tedesco. La proposta di Durnwalder sindaco allora è quasi assurda e dunque politicamente solo una battuta.
Quello del rinnovo delle candidature comunque è un problema per tutti, no?
Proprio così. Questo è la pietra d’inciampo e oggettivamente il problema più grande. Nessuno vuole avere più nulla a che fare con la politica. Bisogna mettere a disposizione moltissimo tempo e oggi le persone preferiscono privilegiare la loro vita privata. Andrebbe urgentemente cambiato il regolamento del comune per ottimizzare il tutto. E sappiamo che la prossima giunta dovrà essere tutta nuova. Questo è davvero una grande problema anche per noi.