Un’oasi chiamata Laives
Se a Bolzano il meccanismo farraginoso da campagna elettorale procede lento e singhiozzante, a Laives le cose sembrano andare di gran lunga meglio, almeno per una parte politica. Nel piccolo comune altoatesino, infatti, il centrodestra ha messo da parte protagonismi e schermaglie per inseguire un progetto unitario che possa essere concretamente competitivo. Uno spirito d’iniziativa lodato da più parti: dal coordinatore regionale di Forza Italia Enrico Lillo che auspica di poter replicare il modello in questione anche a Bolzano, da Christian Bianchi consigliere comunale di Fratelli d’Italia e possibile candidato sindaco, da Bruno Borin (FI), convinto che il passo indietro fatto in questo momento da ciascuna formazione sia vantaggioso per poter rilanciare il Comune di Laives.
E “Uniti per Laives” è il nome della lista civica introdotta in primis dall’avvocato Raimondo Pusateri che, per la tornata elettorale di maggio, parteciperà a questo “raggruppamento civico delle forze di area liberal-democratica moderata” (che avrà un programma comune), insieme ai suoi “Indipendenti democratici”. Della compagine farà parte anche la Lega che si presenterà anch’essa con il suo simbolo sostenendo però il candidato sindaco che verrà annunciato a giorni; e Alto Adige nel cuore.
Il tarlo dell’astensionismo, intanto, continua a deporre indisturbato le sue uova, ma su una cosa concordano gli attori di questo nuovo laboratorio politico: l’amministrazione Di Fede ha paralizzato il Comune ed è ora di cambiare rotta. Sempre che il vento sia loro favorevole.
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