Economia | Energia

Carta canta

Verrà mantenuta la sede Alperia a Merano? Rösch: “I contratti vanno rispettati”. L’azienda valuta la costruzione di un edificio vicino all’ippodromo. Cosa agita il CTCU?

Promesse da mantenere

Desta una certa apprensione fra gli amministratori comunali l’ipotesi secondo cui Alperia, attuati gli interventi di ristrutturazione del caso, non abbia intenzione di mantenere una sede societaria a Merano. La fusione di SEL e AEW consentirà di realizzare un fatturato di circa 1,5 miliardi di euro con un livello occupazionale di 1000 dipendenti, 400 milioni di investimenti nell'arco di cinque anni e 100 milioni di utili l'anno e il Comune della città del Passirio, va ricordato, detiene, nella nuova società, una quota del 21%. Lo scorso 16 marzo, inoltre, veniva approvata dal consiglio comunale una mozione di David Augscheller (Sinistra ecosociale) che chiedeva al sindaco Paul Rösch di “adoperarsi e d'intraprendere tutto quanto possibile affinché Merano, oltre a quanto stabilito contrattualmente, incrementi la sua importanza e centralità nello sviluppo futuro di Alperia e delle sue controllate/collegate candidandosi quale futura sede di nuove ed ulteriori iniziative economiche ed imprenditoriali; e “di intraprendere tutto quanto possibile al fine di rafforzare sin da subito e garantire in futuro una crescita costante di livelli occupazionali nel territorio comunale”.

Nel contratto con il quale è stata siglata la fusione, ricordano il primo cittadino e l’assessore Nerio Zaccaria, è stata infatti espressamente prevista – come premessa per avallare l'intera operazione – la presenza a Merano della sede della società affiliata di Alperia che gestisce le reti. “A questa precisa condizione, e non ad altre – ha chiarito Rösch – il Comune ha dato il proprio assenso alla fusione. Rivendicheremo con forza quanto ci è stato garantito nero su bianco e non accetteremo altre soluzioni”.

L’Azienda energetica, che venne fondata infatti proprio in riva al Passirio nel 1891, avrebbe intenzione di vendere i vecchi uffici in centro città dal momento che risanarli implicherebbe un cospicuo dispendio di denaro, e costruire, secondo il progetto presentato al Comune lo scorso gennaio, un nuovo edificio sopra un ampio terreno vicino all’Ippodromo acquistato da Alperia stessa alla fine degli anni ’90 e che potrebbe fungere da polo energetico includendo eventualmente anche altri partner. “La cosa importante - afferma Rösch - è che i termini fissati nel contratto vengano rispettati, questa è la nostra preoccupazione maggiore, se l’intento è quello di costruire la sede su quel terreno e non in centro noi non ci opponiamo, l’importante è che si faccia”.

Pacco "ingannevole"?

Nel mirino, dall'altro lato, la nuova offerta di Alperia per l’energia elettrica rivolta alle famiglie altoatesine che prevederebbe sconti fino al 20% sul prezzo energia e un aumento di potenza a prezzo ridotto. “Che gli utenti possano effettivamente beneficiare di un tangibile vantaggio economico dall'offerta è non solo dubitabile, ma anche smentibile”, attacca il Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU) secondo cui le attuali offerte di Alperia non sono affatto le migliori del mercato e costituiscono anche un limite alla concorrenza.
Nello specifico la tariffa “Alperia Welcome” non sarebbe, come propagandato dall’azienda, “la più conveniente sul mercato”, cosa verificabile, avverte il CTCU, consultando il “Trovaofferte” dell'AEEGSI (Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas ed il Servizio Idrico). Lo sconto garantito va calcolato sul prezzo dell'energia (componente PE) relativo alla tariffa del mercato tutelato, ed in particolare ammonta a 20% nel primo, 15% nel secondo e 10% dal terzo anno in poi.

I “vecchi” contratti a tariffa molto conveniente, non andrebbero abbandonati, avverte il CTCU, per i vecchi clienti di AEW il cambio tariffario porta invece, effettivamente a qualche vantaggio, seppur modesto. Per quanto riguarda la nuova tariffa “Alperia Welcome Plus”, l’azienda promette 150 euro a chi decide di passare da una potenza di 3,3 a 4,5 kW. “I clienti ricevono un bonus una tantum di 150 euro ed uno sconto del 10% sul prezzo energia del mercato tutelato; tale bonus deve essere restituito in caso di disdetta anticipata”, dice l’associazione dei consumatori senza contare i costi aggiuntivi se si sceglie di aumentare i kW (285,87 € a partire dal secondo anno). Altro punto criticato la cosiddetta Energia verde: “Al costo di 1 € al mese consumi energia pulita proveniente al 100% da risorse idroelettriche altoatesine”, è lo slogan di Alperia. “Ciò che un tempo era sottinteso, e che oseremmo definire lo ‘standard Alto Adige’ - replica il CTCU - ora ce lo ritroveremo in bolletta al prezzo di 13,20 euro all'anno. Noi ne abbiamo tenuto conto, poiché siamo convinti che l'energia verde sia dovuta ai clienti altoatesini. L’associazione dei consumatori insiste infine sulla proposta, già formulata dallo stesso CTCU qualche mese fa, di far beneficiare i cittadini dell'energia gratis: 300 kW all'anno per ogni utente. Qui, in dettaglio, il prospetto dei costi.