Politica | Bolzano 2016

“La vera selezione arriverà con il voto”

Elezioni comunali a Bolzano: per l’autore della legge elettorale Josef Noggler alla fine di 17 partiti ne resteranno al massimo 8/10.

Le elezioni comunali del 2015 a Bolzano fecero registrare 19 liste, 5 coalizioni e 9 candidati sindaco. Con un consiglio comunale eletto, in cui le forze politiche in campo rimasero comunque 18. E sappiamo com’è andata a finire. 
Nelle elezioni comunali 2016, che si svolgeranno il prossimo 8 maggio, le liste saranno due in meno (17) con 4 candidati sindaco in più (13) e 2 coalizioni in meno (3).

La legge elettorale varata in maniera turbolenta dal consiglio regionale negli scorsi mesi ha inserito com’è noto alcuni piccoli correttivi, introducendo in sostanza solo delle soglie d’accesso, prima inesistenti, per le forze politiche, singole e in coalizione. Invitandole in sostanza a coalizzarsi. 
Come sono andate le cose? La legge elettorale ha avuto un effetto positivo sulla (disastrata) politica bolzanina? Un primo bilancio degli effetti della legge elettorale di per sé sembra possibile fin d’ora, anche se le liste non hanno ancora l’ok definitivo da parte della commissione elettorale del comune di Bolzano, che dovrebbe comunque arrivare nel corso della giornata di dopodomani venerdì 8 aprile.

Ebbene: a prima vista l’effetto ‘benefico’ delle soglie al momento non sembra esserci stato. Anche se in questo senso il consigliere provinciale della SVP Josef Noggler, primo firmatario della legge, invita a non precipitare il giudizio. “Nella prima fase la legge non manifesta i suoi effetti” precisa infatti Noggler, per nulla spaventato di fronte ai numeri dei partiti e dei candidati sindaci in campo. 

Sono contento che sono così tanti, vuol dire che c’è desiderio di partecipare alla vita politica” dice in merito il consigliere provinciale, invitando a rinviare i commenti sulla ‘sua’ legge al prossimo 8 maggio, quando i cittadini di Bolzano saranno invitati a fare la loro scelta. 
Noggler è fiducioso: “secondo me di 17 partiti alla fine ne rimarranno 8-10, non di più”. Naturalmente al netto del ballottaggio che - comunque - con ogni probabilità si renderà necessario per sancire il nome del nuovo sindaco di Bolzano, il prossimo 22 maggio. 

Per Noggler la situazione politica a Bolzano è molto fluida, forse di più rispetto allo scorso anno. “Molti non hanno ancora deciso di coalizzarsi perché non sanno ancora se andare a destra o a sinistra” dice senza mezzi termini il consigliere provinciale, facendo riferimento anche e soprattutto al suo partito, la SVP, che ha solennemente deciso di andare alle elezioni blockfrei e con un suo candidato sindaco. Noggler si dice convinto che alla fine alla prova dei fatti la sua legge elettorale manifesterà al sua efficacia: “i partiti piccoli non entreranno più e quindi la vera partita si giocherà tra i partiti più grandi”. 

Il primo firmatario della legge si dice convinto che non aver ridotto il numero dei consiglieri comunali di Bolzano da 45 a 35 di fatto non cambierà nulla. E che l’opposizione di lingua tedesca che a suo tempo cercò in tutti i mezzi di boicottare la nuova legge elettorale, alla fine non riuscirà ad entrare nel consiglio comunale del capoluogo (“Süd-Tiroler Freiheit senza Eva Klotz è senza traino e sarà dura anche per la Pitarelli”). 

Dulcis in fundo: come giudica la SVP il processo di (parziale) aggregazione messosi in moto nella destra italiana? Anche su questo Noggler ha le idee chiare: “quella di Urzì e Lega sicuramente sarà una coalizione forte, più di quella di Holzmann che invece di fatto è un partito singolo”.