Fino a qui tutto bene?
Si susseguono gli interventi degli assessori provinciali che tirano le fila dei primi due anni e mezzo di legislatura, oggi (6 luglio) non a caso all’Archimod - l’edificio dismesso e poi recuperato dalla Provincia - in via Giotto a Bolzano, è stato il turno di Christian Tommasini. Per il suo #primotempo l’assessore alle Politiche sociali, ai servizi, ai giovani e alla cultura ha richiesto la presenza anche di 4 “testimonial” che hanno contribuito ad illustrare i vari punti in scaletta: Stefan Walder, direttore della ripartizione edilizia abitativa e la sua vice, Patrizia Zomer, la dirigente scolastica Mirca Passarella, e Teresa Pedretti, presidente della cooperativa “Irecoop”.
Per quel che riguarda il settore dell’edilizia abitativa si parte dalla digitalizzazione del catasto per virare poi sul modello Risparmio Casa/Bausparen, la nuova forma di agevolazione per giungere all’acquisto della casa di proprietà - la dotazione finanziaria messa finora a disposizione ammonta a 40 milioni di euro. Si prosegue con l’anticipo bonus fiscale per ristrutturazioni edilizie: a fronte della sottoscrizione di un contratto di mutuo decennale senza interessi (da restituire in 10 anni) ai cittadini che ristrutturano la prima casa la Provincia può anticipare le detrazioni fiscali pari al 50% dei costi sostenuti, previste dalla normativa statale. 40 milioni in totale sono stati messi a disposizione finora sull’apposito Fondo di rotazione e non ancora esauriti. La giunta, peraltro, ha esteso il provvedimento al 2016 e anche agli interventi sulle parti comuni dei condomini.
Uno sguardo viene riservato anche alla nuova legge edilizia e al rinnovato concetto di “abitare”. Un esempio: il Cohousing & Coworking, con il primo progetto che prevede il recupero dell’edificio che ospitava i Telefoni di Stato in Corso Italia a Bolzano con un investimento in 3 anni di 6 milioni di euro. Sul fronte Ipes si è stabilito che accanto al compito di realizzare e assegnare alloggi sociali per le famiglie meno abbienti, l’impegno sarà di garantire ai propri inquilini un abitare di qualità all’insegna della sostenibilità ambientale, abbinato alla qualità sociale (rapporti di buon vicinato).
Fra i progetti elencati anche quello del Polo bibliotecario, da tempo oggetto di dibattito. Nel febbraio 2016 è stata pubblicata dall’Agenzia per gli appalti la gara per la progettazione e realizzazione della struttura per un importo pari a oltre 40 milioni che comprendono i costi di costruzione e la progettazione dell’opera. Per i costi relativi all’arredo ed attrezzature così come la progettazione stessa degli arredi e la direzione lavori si procederà con ulteriori gare pubbliche. Il costo complessivo ad opera ultimata ammonterà quindi a 60 milioni di euro.
Baluardo del dipartimento guidato da Tommasini il potenziamento del plurilinguismo insieme agli “importanti interventi della didattica CLIL”. Con l’anno scolastico 2016/2017 partiranno anche l’inglese e nuovi indirizzi bilingui alla scuola primaria. Sempre con settembre si darà il via alla nuova sperimentazione di Liceo Internazionale al Liceo Pascoli di Bolzano che sarà dunque trilingue. Un altro progetto che dovrebbe essere realizzato nel corso della seconda metà della legislatura è rappresentato dall’avvio della sperimentazione per ridurre da 5 a 4 anni la durata della scuola superiore.
“In questo modo i nostri giovani terminerebbero la scuola superiore a 18 anni, come già avviene in gran parte dell’Europa e potrebbero quindi porsi sullo stesso piano dei loro coetanei” ha affermato Tommasini. Obiettivo lavoro: con la nuova legge di riforma si vuole sviluppare sempre più una rete del mondo della scuola con le imprese, agenzie, enti, cooperative, ordini professionali e a tal proposito è prevista l’organizzazione di stage e articolazione di contatti con Camera di Commercio. Prossimamente sarà approvata in quest’ambito una delibera, in linea con la normativa nazionale, sia relativa all‘alternanza, sia agli esami di Stato.
Saranno inoltre creati laboratori territoriali per orientare i giovani nella scelta dopo la scuola dell’obbligo e per rafforzare la lotta contro la dispersione scolastica. Nell’ambito della cultura Tommasini ha accennato alla nuova legge in merito che riduce la burocrazia, dà la possibilità ad associazioni e privati (imprese culturali creative) di stipulare nuovi accordi con la pubblica amministrazione e consente la programmazione sulla base di contributi triennali. “Nel corso della mia attività politica ho sempre cercato di promuovere un’idea dell’Alto Adige come di un territorio aperto, dinamico e plurilingue. Un approccio questo non scontato vista la situazione che ci circonda, un elemento di forza dell’Alto Adige per connettere tra loro il Sud e il Nord d’Europa”, ha detto l’assessore.