A Michaela B., caduta da cadrega

Sonetto.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Son Michaela, amazzone di Silvio
venni epurata dal docile Letta.
Mai decisione fu sì pronta e netta,
come tenaglia che su ponte Milvio
spezza il lucchetto pegno d'amor. Retta
d'amor per chi fe' salir sul declivio
la nostra Italia, in ogni quadrivio
sua grandezza gridai, come gli spetta.
Or poveretta qui giaccio spossata
hanno accettato le mie dimissioni
ch'eran soltanto una mossa, una posa.
Gli altri ministri han la sedia gloriosa,
perse per me le semplificazioni.
Non c'è che dir: è una vera tranvata.