Politica | L'8 dicembre la consultazione

Primarie per la segreteria Pd: patrimonio dei cittadini. Ma andranno semplificate.

A Bolzano presentate le mozioni di Renzi, Civati e Cuperlo. Da Bizzo, De Pascalis e Demetz l'ultimo appello al voto, aperto a tutti.

I tre coordinatori delle mozioni in lizza per la segreteria nazionale hanno presentato in sintesi l'idea di Pd e di Italia che soggiace alle candidature di Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Giuseppe Civati
Ma non hanno mancato di denunciare, questa volta all'unanimità, l'inadeguatezza del meccanismo attuale delle primarie, troppo lungo e tortuoso. Roberto Bizzo non ha esitato a definire "bizantino" il metodo attuale, criticando anche la data dell'8 dicembre scelta per la consultazione nazionale. 
A livello locale la soglia da superare o per lo meno pareggiare rispetto alla precedente paragonabile consultazione, quella che incoronò Bersani segretario, è di circa 5.500 voti a livello provinciale.

Mauro De Pascalis per la mozione Cuperlo ha quindi puntato l'attenzione sulla necessità di rinnovare il partito ritornando all'origine ma rinnovando e riqualificando il dibattito interno al partito sui "temi" chiave. Ha ribadito la centralità della dignità della persona da promuovere attraverso la riqualificazione dei percorsi di partecipazione da parte dei cittadini. De Pascalis ha citato Dossetti, ha affermato che occorre andare oltre il correntismo ossessivo che negli ultimi tempi ha oscurato nel Pd il sogno originario. 

Roberto Bizzo, come d'altronde aveva già fatto Mauro de Pascalis, si è quindi innanzitutto rallegrato per la riconquistata possibilità di voto a livello locale per la mozione Civati, in un primo momento esclusa. 
Ha quindi insistito sull'idea che le primarie sono un inestimabile patrimonio dei cittadini ed uno strumento per cambiare l'Italia. Bizzo ha richiamato la necessità di un rapido cambio di passo attraverso una serie di riforme istituzionali che, oltre alla nuova legge elettorale, preveda l'eliminizione province, il dimezzamento costi politica e la trasformazione del senato una camera delle regioni in grado di valorizzare maggiormente le autonomie all'interno delle istituzioni. Si è augurato che in uno stato più moderno vicino ai cittadini finalmente il Partito Democratico possa conquistare la maggioranza elettori.

Thomas Demetz, coordinatore della mozione Civati, dal canto suo ha puntato il dito sulla rottura del patto tra politica e cittadini causa dal porcellum, rottura da risanare in tempi brevi attraverso la riforma della legge elettorale. Ha anche affermato che il rinnovamento radicale nel partito deve partire anche dalla considerazione che il conflitto degli interessi negli ultimi 20 anni non è stato risolto perché riguardava anche il PD. Ha quindi parlato di rinnovamento radicale, anche anagrafico, per dare spazio ad altri che detengono oggettivamente le chiavi culturali per affrontare il mondo nuovo.