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Combattere il negazionismo

L’ambasciata armena, sita a Roma, ringrazia i Freiheitlichen per la mozione sulla condanna del genocidio armeno perpetrato dalla Turchia nel 1915.
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Foto: Corriere della Sera

Non è passata inosservata la mozione “ Condanna del genocidio armeno” a firma di Pius Leitner (Freiheitlichen), approvata lo scorso 30 novembre in consiglio provinciale con 25 sì e 3 astensioni. L’iniziativa di Leitner ha infatti ricevuto il plauso dell’ambasciata della Repubblica Armena in Italia, che ha sede a Roma, in via XX settembre. L’esponente dei Freiheitlichen, apprezzando le risoluzioni del Parlamento europeo contro la politica di Recep Tayyip Erdoğan, aveva ricordato il genocidio perpetrato dalla Turchia ai danni del popolo armeno, con la persecuzione di 200.000-300.000 persone dal 1894 fino all'inizio del genocidio del 1915, e successivamente l’uccisione, nell’ambito di persecuzioni, di centinaia di migliaia di armeni, da 600.000 a 1,5 milioni. “Fino ad oggi - aveva sottolineato Leitner - lo Stato turco si è sempre rifiutato di riconoscere i crimini avvenuti, parlando di ‘genocidio inventato’, ma dal 1965 in poi, mediante risoluzioni, deliberazioni o leggi, 20 Paesi hanno ufficialmente riconosciuto lo sterminio degli armeni come genocidio ai sensi della Convenzione ONU per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio, e con le risoluzioni del 18 giugno 1987 e 15 novembre 2001 il Parlamento europeo ha posto il riconoscimento del genocidio armeno da parte della Turchia, la quale invece continua a negare quanto avvenuto”.

La mozione chiedeva quindi di invitare Parlamento e Governo a riconoscere anch'essi, ai sensi dell'accordo per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio (convenzione sul genocidio del 1948), il massacro del popolo armeno ed esprimere parole di condanna, e inoltre ad esigere dalla Repubblica turca l'ammissione del fatto storico di questo genocidio e l'avvio di una rielaborazione storica imparziale di quanto accaduto. “Immaginatevi - aveva detto Leitner - se la Germania non avesse riconosciuto al persecuzione e il genocidio degli ebrei: lo stesso deve essere fatto da uno Stato che aspira a entrare nella UE, come la Turchia”. Ora, in una lettera inviata al presidente del consiglio provinciale Roberto Bizzo, l’ambasciatrice della Repubblica d’Armenia in Italia, Victoria Bagdassarian, esprime la sua riconoscenza ai promotori dell’iniziativa, al consiglio e alla Provincia di Bolzano “per aver reso possibile, ancora una volta, un’altra vittoria nella lotta, impari e senza fine, al negazionismo. Una vittoria importante perché raggiunta con lo strumento legislativo, mezzo di democrazia, di consapevolezza e di pace per eccellenza”.

L’ambasciatrice, auspicando che anche altri seguano l'esempio del consiglio provinciale altoatesino, ricorda: “Dal 2007 la Provincia di Bolzano è nella lista dei “Giusti” per la Memoria del Medz Yeghern, insieme a tutte quelle istituzioni che hanno adottato simili provvedimenti e oggi - compiendo questo atto di verità, ma soprattutto di solidarietà ai discendenti dei sopravvissuti del Genocidio del mio popolo - essa conferma il suo impegno quotidiano nella prevenzione dei genocidi e dei crimini contro l’umanità e mette ancora una volta in prima linea la propria coscienza e il proprio altissimo senso morale”.