Economia | L'indagine

Disoccupazione, è record storico

Secondo l’Istat è al 13,4% ma il dato cresce nella fascia fra i 15-24 anni raggiungendo il 43,9%. In Germania tutto il contrario: il tasso crolla al 6,5%.

La fuga dei cervelli, la gerontocrazia, la disoccupazione, argomenti di stringente priorità che sono amaramente diventati ormai luoghi comuni di un paese in terapia intensiva. L’ultimo dato, allarmante, arriva dall’Istat: a novembre il tasso di disoccupazione è cresciuto di 0,2 punti percentuali rispetto a ottobre, raggiungendo il 13,4% (3 milioni 457mila), il picco più alto registrato sia dall’inizio delle serie mensili (partite nel gennaio 2004) sia di quelle trimestrali, pubblicate dal 1977. Preoccupante anche il dato che riguarda i giovani senza lavoro: sono infatti 729mila – 18mila in più nell’ultimo mese (+2,5%) e 63mila in più rispetto a un anno prima (+9,4%) – gli under 25 a caccia di un impiego, il 43,9% per l’esattezza. In questo scenario sconfortante, tuttavia, una flebile speranza riguarda il numero di inattivi che diminuisce dello 0,1% rispetto al mese precedente e del 2,2% rispetto a dodici mesi prima.  

Tutt’altra storia nella Germania di Angela Merkel che al contrario festeggia un nuovo primato positivo: nell’ultimo mese del 2014 i disoccupati scendevano di 27mila persone con il tasso diminuito al 6,5% (meno della metà di Roma). La disoccupazione nell’Eurozona, invece, si attesta a quota 11,5% nel mese di novembre così come lo era stato in ottobre, con un leggero calo rispetto all’anno scorso quando era all’11,9%. Sempre a novembre, in tutta Europa il numero dei senza lavoro è stato pari a 24,423 milioni, di cui oltre 18 milioni registrati nei Paesi che adottano l’euro.