Politica | Festa del Tricolore

"Una questione di secondo piano"

Nella Giornata del Tricolore, i Comuni altoatesini assolvono con pragmatismo all'obbligo di esporre la bandiera nazionale.

Per Paul Rösch, il primo sindaco meranese di lingua tedesca a partecipare alla cerimonia del 4 novembre al cimitero militare indossando la fascia tricolore, il dibattito sull'esposizione della bandiera nazionale in occasione della Festa del Tricolore in Alto Adige è „una questione di secondo piano che sinceramente non mi interessa“. „Abbiamo esposto la bandiera al di là delle questioni ideologiche“, dice con un misto di pragmatismo e voglia di sdrammatizzare. „In tutto il mondo esistono le bandiere nazionali, trovo che sia inutile accapigliarsi sui simboli.“

A conferma del suo approccio spregiudicato alle diatribe ideologiche, Rösch dichiara che se all'epoca fosse stato in carica, avrebbe esposto il tricolore anche in occasione del centesimo anniversario dell'entrata in guerra dell'Italia (24 maggio 2015), quando invece il presidente Arno Kompatscher giudicò fuori luogo l'invito a far sventolare la bandiera nazionale sugli edifici pubblici altoatesini: „In presenza di una disposizione del Commissariato del governo, a che pro scatenare un conflitto? Il gioco non varrebbe la candela“.

Solleva invece un distinguo Guido Bocher, primo cittadino di lingua italiana di un comune a maggioranza tedesca: „Nell'anniversario dell'entrata in guerra dell'Italia, a Dobbiaco non abbiamo issato la bandiera, ma oggi abbiamo ottemperato alla disposizione del Commissariato del governo“ perché, spiega il sindaco, quella del tricolore è una giornata commemorativa che non riguarda la storia del Sudtirolo. „Sono sostanzialmente d'accordo con quanto dichiarato ieri da Kompatscher: prendiamo atto della ricorrenza e andiamo oltre.“

Anche a Salorno, comune più a sud della provincia, oggi il tricolore sventola sugli edifici pubblici. L'obbligo di esporre il simbolo nazionale, che non ha mancato di sollevare le proteste dei partiti d'opposizione di lingua tedesca, ha colto alla sprovvista il sindaco Roland Lazzeri: „Ho saputo della Festa del Tricolore soltanto ieri sera“, confessa il politico SVP eletto nel maggio scorso, „e sinceramente oggi ho altro a cui pensare: da stamattina la scuola media è senza riscaldamento e sinceramente mi preme di più risolvere questo problema.“  

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Martin Federspieler Ven, 01/08/2016 - 07:48

Ist ja nicht ganz verwunderlich, dass ein Staat, der sonst nicht allzu viel auszuhängen hat, desto öfter sicher seiner Fahne bedient.
Ich finde den Vorschlag von E. Thaler gut, wonach die Staatsfahne nur noch an den Strukturen des Staates ausgehängt werden soll.
Eine Fahne auszuhängen, ist und bleibt ein Bekenntnis - es sei denn, man ist per Gesetz dazu verpflichtet. Dann ist es eben ein verordnetes Bekenntnis.
Da frage ich die Menschen, die mit dem Argument kommen, ob man sonst keine Probleme hätte:
Ist das demokratisch??

Ven, 01/08/2016 - 07:48 Collegamento permanente