Società | Lotta al Covid-19

Case di riposo, i primi vaccini

Ospiti e personale delle residenze per anziani vaccinati contro il Covid-19 a Parcines e San Candido. Poi toccherà a Fiè, Val di Vizze, Villandro, Laion e Vipiteno.
RSA San Candido
Foto: RSA San Candido

È partita l’operazione vaccini anti-Covid nelle case di riposo dell’Alto Adige. Questa mattina, 7 gennaio, le prime dosi dell’antidoto sono state somministrate a ospiti e personale delle residenze per anziani di Parcines e San Candido.

“Le vaccinazioni sono uno strumento fondamentale per tutelare non solo le persone anziane e bisognose di cure, che rappresentano una categoria particolarmente a rischio, ma anche coloro che quotidianamente operano all’interno delle strutture. Partire il prima possibile con le somministrazioni nelle residenze per anziani è sempre stata una nostra priorità” è il commento dell’assessora alle Politiche sociali, Waltraud Deeg, a cui si unisce quello del responsabile della Sanità in Provincia, Thomas Widmann: “Dare la priorità a ospiti e collaboratori delle residenze per anziani è un segnale di rispetto e solidarietà nei confronti di categorie che hanno sofferto in maniera particolare la diffusione del Covid-19. Dopo la prima somministrazione è richiesta la massima prudenza e attenzione, per poter mantenere le case di riposo libere dal virus sino alla somministrazione della seconda dose”.

Dopo Parcines e San Candido la campagna di vaccinazione proseguirà nei prossimi giorni a Fiè, Val di Vizze, Villandro, Laion e Vipiteno. Prima di Natale, informa la Provincia, i collaboratori delle case di riposo erano stati informati in maniera dettagliata nel corso di una serie di incontri. “Come per ogni vaccinazione è fondamentale informare in maniera seria, corretta e trasparente, in modo tale da consentire ad ogni persona di prendere consapevolmente la propria decisione. La vaccinazione rimane volontaria, ma si tratta senza ombra di dubbio di un metodo efficace per contrastare la diffusione del Covid-19. Dobbiamo abituarci a convivere con il virus, ma grazie ai vaccini possiamo sperare di tornare il prima possibile a vivere una vita normale e senza eccessive limitazioni” così Deeg.