“Governare l’Austria con sincerità”
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“Ho risposto di sì, non perché sogno di diventare Bundeskanzler ma in quanto è un obbligo morale e democratico. A noi converrebbe andare al voto, i sondaggi ci danno in costante crescita dal giorno del voto, ma abbiamo scelto il senso di responsabilità”. Con queste parole Herbert Kickl, leader dei nazional-liberali della FPÖ, ha accettato l’incarico di formare un nuovo governo con i popolari dopo il colloquio di ieri con il presidente della Repubblica Alexander Van der Bellen. Lo ha reso noto oggi pomeriggio (7 gennaio) nel corso di una conferenza stampa a Vienna. “Oggi sono passati esattamente cento giorni da quando gli austriaci hanno votato”, ha esordito Kickl, “urne che hanno sancito la prima posizione dei Freiheitlichen per la prima volta, nonché la sconfitta di ÖVP e Verdi. Ma in queste settimane si è cercato di ribaltare il risultato del voto per formare un governo dei perdenti”. Un tentativo fallito: “Avevo avvertito Van der Bellen che avrebbe ancora pensato a me. Sono stati tre mesi persi. Il nostro risultato sarebbe stato molto diverso se gli austriaci avessero saputo”.
Nel suo intervento, Kickl ha insistito molto sul presunto “cambio di stile” che l'estrema destra vuole introdurre nella politica austriaca: “La mia è una politica molto sincera, che potrebbe non piacere a qualcuno: ma anche nel corso di una scalata in montagna serve chiarezza, sincerità”. Per questo lancia un messaggio che suona come una minaccia alla Volkspartei, con cui si avvieranno a breve le trattative: “Tendo la mano ed è un gesto sincero, la gente si aspetta questo. Ma affinché siano Verhandlungspartner e Regierungspartner, serve qualcuno di cui ci si può fidare. Ci sono voci preoccupate e scettiche, ben motivate da precedenti esperienze negative, che si chiedono se ci si possa fidare della ÖVP. Prendo sul serio questa preoccupazione, ma io sono ottimista, non guardo nel passato, investo fiducia” – però “niente trucchi o sabotaggi” altrimenti non è da escludere le elezioni anticipate. “Lasciateci lavorare”, sottolinea Kick, “serve ricostruire il paese dopo il declino degli ultimi anni”.
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e tanto per cominciare Kickl…
e tanto per cominciare Kickl non accetta domande dopo l'introduzione alla conferenza stampa, comincia anche in Austria l'era dei selfie dei "cancellieri del popolo" (Meloni insegna) ?
Es gibt keine besseren…
Es gibt keine besseren Voraussetzungen für Kickl, um sein Programm, und ich meine da auch ziemlich extreme Inhalte, ins Koalitionspapier schreiben zu lassen. Die ÖVP kann nur verlieren, die Frage ist nur verliert sie als erpressbarer Juniorpartner in der Regierung, oder als nicht erpressbar bei dann nötigen Neuwahlen?
In risposta a Es gibt keine besseren… di Manfred Gasser
Verlieren tut letztlich…
Verlieren tut letztlich Österreich. Da ergeben sich so viele negative Szenarien für die betroffenen Parteien. Die FPÖ verliert, wenn sie den Wahlversprechen, die teilweise so extrem sind, dass sie sich nicht umsetzen lassen, nicht nachkommt. Gerade die dümmere Wählerschicht, die sich von Parolen beeindrucken lässt, wird das nicht verstehen. Erinnern wir uns, dass die EU Österreich schon in Vergangenheit aufs Abstellgeleis geschoben hat (und das erstmals drastische Vorgehen gegen Ungarn zeigt, dass man in Brüssel endlich ernst gegenüber rechten Populisten macht). Wird die FPÖ gemäßigt, weil sie schließlich nicht anders kann, verprellt sie die extreme Rechte in ihren eigenen Reihen und die ist zahlreich. Die ÖVP verliert, wenn sie den rechtsextremen Kurs der FPÖ mitträgt, denn wirtschaftlicher Liberalismus ist eines - das ist ja der Grund weshalb der extrem konservative Flügel Nehammer auflaufen ließ - aber Remigration und EU-Skepsis etwas anderes. Beide FPÖ-Steckenpferde schaden der Wirtschaft. Das wird ein Gang auf rohen Eiern und die FPÖ wird letztlich an irgendeinem Skandal zerschellen, denn das Skandal-Potential in dieser Partei ist schon sprichwörtlich.
In risposta a Verlieren tut letztlich… di Manfred Klotz
Wie sind die Umfragewerte…
Wie sind die Umfragewerte von Meloni in Italien, und was hat sie bis jetzt von ihren Versprechungen umgesetzt? Der Wähler hat ein kurzes, ein sehr kurzes Gedächtnis.
Einer der ersten, die dem…
Einer der ersten, die dem Kickl gratuliert haben, war der Rechtspopulist und Südtirolfeind Salvini. Ob er wohl den Kickl immer noch mag, wenn der mit der "Südtirol-ist-nicht-Italien-Fahne" zu ihm kommt? Extremismen können sich entweder anziehen oder abstoßen.