Cronaca | Covid-19

Brennero, la “barriera” contro il virus

Austria, Kurz annuncia controlli sanitari mirati al confine con l’Italia e lo stop ai voli dal nord. Alto Adige, i casi salgono a 9. Aiuti economici e smart working.
Kurz
Foto: Asp

La notizia filtrata ieri in serata conferma la percezione della presunta pericolosità del nord Italia, da cui sia per la Germania che per l’Austria non fa eccezione l’Alto Adige. La minaccia è sempre la stessa, il coronavirus. Dopo la classificazione del Sudtirolo come area a rischio da parte dell’istituto Robert Koch, e l’avviso del ministero degli esteri tedesco ad evitare viaggi non necessari, arriva la decisione del governo austriaco. Il cancelliere Sebastian Kurz ha annunciato misure per difendersi dal contagio proveniente dall’Italia.

 

Controlli sanitari al Brennero

 

Saranno interrotti, come precisa la Rai Alto Adige, i voli diretti verso gli aeroporti di Milano e Bologna e saranno praticati al confine italiano “controlli sanitari mirati”. L’annuncio è stato dato da Kurz in una conferenza stampa con i ministri della sanità e dell’interno.

Il capo del governo austriaco ha sottolineato come i numeri siano in costante aumento e pertanto sia necessario trovare misure per “contenere o rallentare la diffusione”. I controlli sanitari, ha aggiunto, saranno “mirati e non capillari” e per il momento la durata prevista è di due settimane. È chiaro che l’intervento porterà una riduzione del traffico transfrontaliero e dei “viaggi non indispensabili”: soprattutto di quelli turistici nella stagione invernale che sta per finire, baciata forse inutilmente dalla neve caduta nei giorni scorsi, e per quella primaverile-estiva alle porte che molto probabilmente non inizierà nel migliore dei modi. 

 

In Alto Adige nove casi

 

Riguardo al contagio, i numeri che salgono in tutta Italia parlano a livello di regione di una ventina di casi. Per l’Alto Adige l’ultimo comunicato della Provincia contempla un totale di 9 casi di persone positive al coronavirus, di cui però uno solo confermato dal test di controllo presso l’Istituto superiore di sanità a Roma. Altri cinque individui infatti che sono stati sottoposti ieri a test con sospetta infezione sono risultati positivi. Identico verdetto per una persona che lavora nel territorio provinciale e si trova in un ospedale del Nord Italia. Riguardo al Trentino, il bollettino di ieri, che oggi molto probabilmente verrà aggiornato, indicava 11 casi.

Se da un lato resta alta l’attenzione per le misure anti-contagio, le istituzioni cercano di rispondere all’allarme lanciato dalle imprese per la crisi economica dovuta all’epidemia e alle difficoltà nella gestione del lavoro. La Provincia di Bolzano ha annunciato al termine dell’incontro di ieri a Palazzo Widmann con le categorie economiche un “Pacchetto Alto Adige”, non per l’autonomia ma per l’economia territoriale. Una serie di interventi locali che si affiancheranno a quelli statali e che verranno annunciati a partire da lunedì. “Prevederanno - precisa la giunta Kompatscher - misure economiche a sostegno dell’economia, del turismo, dei lavoratori e delle famiglie”.

Sempre da lunedì la Provincia parte con lo smart working per i propri dipendenti, provando anche a dare l’esempio al resto dei datori di lavoro locali. I dirigenti avranno la facoltà di firmare ai dipendenti le autorizzazioni per ottenere l’orario flessibile e/o il cosiddetto lavoro agile (smart working). La circolare porta la firma del direttore generale Alexander Steiner ed entra immediatamente in vigore.