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“Torni indietro, Landeshauptmann”

L'aeroporto di Bolzano verso la privatizzazione dopo l'ok della commissione tecnica della Provincia. Piovono le critiche, dai Verdi al sindaco di Laives. Repetto esulta.
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Foto: upi

La notizia non arriva a sorpresa ma è stata ugualmente scortata da un nugolo di polemiche. La gestione dell’aeroporto di Bolzano andrà alla cordata rappresentata dai fratelli Gostner, Hans Peter Haselsteiner e René Benko; la commissione giudicatrice della Provincia, nominata a inizio febbraio con apposito decreto, ha assegnato 93,9 punti su 100 ai tre imprenditori, gli unici, del resto, ad aver presentato un’offerta per acquisire il 100% delle quote appartenute finora alla società pubblica Abd, Aeroporto Bolzano Dolomiti. Offerta che verrà formalizzata entro poche settimane, dopodiché eventuali ricorsi potranno essere presentati entro trenta giorni, fa sapere il governatore Arno Kompatscher. A fine maggio, invece, si conosceranno i dettagli economici della proposta (secondo voci di corridoio la triade avrebbe messo sul piatto 4 milioni di euro e 3,8 milioni era la base d'asta decisa dalla Provincia). Una novità è che oltre agli attuali voli charter l’aeroporto di San Giacomo potrebbe ora riproporre voli di linea per Roma e per un hub europeo.

Kompatscher nel mirino

Consegnare l’aeroporto ai privati non era lo spirito del referendum”, tuonano i Verdi davanti agli ultimi sviluppi della spinosa questione dello scalo bolzanino. Alla consultazione popolare del 12 giugno 2016, lo ricordiamo, il 70,6% degli altoatesini si era espresso contro il rilancio dell’infrastruttura attraverso i fondi pubblici, decretando così l’uscita dai giochi della Provincia. Portabandiera dei dissenzienti era stata la compagine ambientalista.

Brigitte Foppa, consigliera provinciale verde, chiama in causa il Landeshauptmann e la sua presunta ambiguità circa l’esito del voto popolare che “non si riferiva al finanziamento pubblico, come ama sottolineare Kompatscher - puntualizzano gli ambientalisti -. La consultazione anzi chiedeva il parere della popolazione sul progetto di sviluppo dell’aeroporto. Il finanziamento annuale in questo era solo una parte”.

 Kompatscher continua a dire che la gente non ha capito cosa ha votato nel referendum. Un comportamento democraticamente scorretto. E politicamente ben poco intelligente.

Seconda stoccata: “Già allora avevamo detto al Presidente che si sarebbe dovuto interrogare la popolazione su un quesito sensato, soprattutto sarebbe stato necessario una proposta alternativa. Kompatscher non l’ha voluta - ricordano i Verdi -. E allora la popolazione ha detto NO e con questo NO si è espressa su varie cose: una parte della popolazione ha detto NO al finanziamento pubblico, una parte della popolazione ha detto NO all’allungamento della pista, una parte della popolazione ha detto NO all’aeroporto, e una parte (minoritaria) della popolazione ha detto SI al progetto di sviluppo di Kompatscher. Subito dopo il Presidente Kompatscher, offeso com’era, ha mal interpretato il risultato dicendo che il popolo aveva preferito la gestione dell’aeroporto da parte dei privati. E quindi va avanti su questa linea”.

Laives non arretra

Facendosi portavoce della popolazione della conca di Bolzano, della Bassa Atesina e dell’Oltradige, gli ecologisti parlano di preoccupazione, rabbia e delusione nei confronti del presidente sudtirolese “che ha capito benissimo cosa vuole la gente. Ma che continua a dire che la gente non ha capito cosa ha votato nel referendum. Un comportamento democraticamente scorretto. E politicamente ben poco intelligente”. “Torni indietro, Landeshauptmann”, incoraggiano perentoriamente il numero uno della Provincia Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba e Hanspeter Staffler.

E a proposito di Bassa Atesina a rincarare la dose ci pensa anche il sindaco di Laives Christian Bianchi che in un post Facebook si dice pronto a “iniziare un’altra battaglia, perché il volere della gente va rispettato”.

Il timore maggiore è per l’allungamento della pista (da 1.294 a 1.432 metri) “contro cui ci stiamo opponendo in tutti i modi”, avverte il vicesindaco di Laives Giovanni Seppi che nell’opera di contestazione ha trovato un alleato nella Svp Bassa atesina. Il neo-segretario organizzativo della Volkspartei Stefan Premstaller è stato incaricato di raccogliere ulteriori informazioni e di portare la posizione della Svp Unterland nella Parteileitung. “Nur gemeinsam sind wir Stark”, è l’eloquente commento di Seppi. 

“Avevamo ragione noi”

Voce fuori dal coro quella di Sandro Repetto, consigliere provinciale del Pd, che all’epoca si era espresso a favore della gestione pubblica dello scalo: “È brutto ammetterlo per quelli che avevano fatto i furbi, ma avevamo ragione noi. Bolzano tornerà ad avere un aeroporto funzionante - e questa è una ottima notizia - e casca il palco di chi ha mistificato la campagna del referendum dicendo che votando no l'aeroporto si sarebbe chiuso”. Preso di mira, fra gli altri, è lo stesso Bianchi: “Mentiva il sindaco di Laives, che getta ancora fumo negli occhi dei laivesotti che non ha saputo difendere. Mentiva chi diceva che nessuno avrebbe mai investito sullo scalo. Per fortuna invece imprenditori lungimiranti daranno nuova vita alla pista, di cui Bolzano e l'Alto Adige hanno bisogno”.

Mentiva il sindaco di Laives, che getta ancora fumo negli occhi dei laivesotti che non ha saputo difendere. Mentiva chi diceva che nessuno avrebbe mai investito sullo scalo.

Pollici in su dunque per il nuovo capitolo dell’aeroporto le cui prospettive sono indubitabilmente positive, sottolinea infine Repetto. “È un bene che Bolzano tornerà ad essere collegata a Roma, ma soprattutto lo sarà al resto del mondo tramite grandi scali europei - dichiara l’esponente del Partito democratico -. Le nostre aziende avranno più possibilità di sviluppo, di commerci, di crescita. Sono soddisfatto, ma chi ha ingannato le persone con il ‘no’, secondo me, dovrebbe andare a nascondersi”.

 

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Martin Daniel Lun, 04/08/2019 - 08:43

“È un bene che Bolzano tornerà ad essere collegata a Roma" - BZ è collegata a Roma - con un treno che ci mette poco più di 4 ore senza check-in e controlli vari. Stupisce inoltre l'arroganza (o si tratta piuttosto di semplice ignoranza dei fatti, ossia della lettera del quesito referendario?) con la quale Repetto ("chi ha ingannato le persone con il ‘no' ") liquida chi, chiedendo rispetto dell'esito della consultazione popolare, intende preservare l'ambiente e la qualità della vita degli abitanti.

Lun, 04/08/2019 - 08:43 Collegamento permanente
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Martin Daniel Mar, 04/09/2019 - 07:39

"Wollen Sie die Genehmigung des Gesetzentwurfes Nr. 60/15, betreffend Bestimmungen zum Flughafen Bozen", zu welchem der Südtiroler Landtag am 4. Dezember 2015 die Anberaumung einer beratenden Volksbefragung beschlossen hat?"
"Der Gesetzentwurf Nr. 60 /15 schafft in sechs Artikeln die Grundlage für den Betrieb des Flughafens und gibt klare Entwicklungsziele vor."
http://www.provinz.bz.it/news/de/news.asp?news_action=4&news_article_id…

Mar, 04/09/2019 - 07:39 Collegamento permanente