La nuova casacca PD liberal di ELena Artioli

E’ scoppiato un caso, tutti ne parlano, al centro delle critiche da un lato Elena, dall’altro i vertici del partito romano, che hanno attribuito un ruolo di punta alla nuova conquista, senza interpellare la propria base.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Elena ha cambiato diverse casacche, ma è un politico che deve essere valutato per la sua coerenza nel vivere i suoi Valori e combattere per le sue idee.
 Non sta a me giudicare questa coerenza, certamente tutti ammettono che Elena combatte, è tenace, coinvolge le persone, sa ascoltare ed agire.
 Ha saputo anche prendersi il ruolo nel centrodestra, portarselo via a fine elezioni, lasciando di stucco la navigata Michaela Biancofiore, proprio mentre molti avevano apertamente evidenziato una criticità.
 E lo si è visto ed ora criticato, per i suoi larghi orizzonti, con scelte politiche che sembrano il salto di steccati, per un cambio di percorso, visto dalle etichette dei partiti, che appare essere un cambio di rotta decisivo, un girare a 360°.
 Ma oggi cosa è più deprecabile : il gioco dei vitalizi condiviso nel silenzio, per distribuire nelle tasche di tutti i politici dei partiti diversi? Ancor più la resistenza e la lotta contro un ridimensionamento di tali immorali decisioni comuni, maggioranza o opposizione compresi? Sono ovviamente salve le eccezioni, ma non hanno troppo peso nella denuncia.
 E’ più deprecabile leggere che il consiglio comunale ha visto saltare poche sere fa per mancanza di numero legale una sua seduta, con assenti ingiustificati in tutte le fila dei partiti maggiori ed al governo?
 Quanti gettoni presenze buttati, quante energie di persone impegnate non rispettate da una maggioranza assente, nonostante la delega elettorale ricevuta da tutti noi elettori.
 Potremmo continuare, ma bastano questi esempi per far capire come non esistano oggi più sacrosanti principi da difendere, portati dall’uno o dall’altro partito con la propria dignità ed il proprio onore politico.
 Esistono le persone, i politici, con le loro responsabilità, la loro dignità, il loro senso del morale, che si riconoscono a pieno con un partito o entrano in crisi con lo stesso.
 Se si riconoscono a pieno, si dice che sono soggiogati e quindi non più liberi, secondo il loro mandato politico, come dovrebbero essere.
 Oggi se Elena ha cambiato casacca, se è stato possibile, è perché i partiti interessanti, nei vari momenti della sua vita politica, Le hanno spalancato le porte, pensando di conquistare un politico utile a qualche strategia propria.
 Se Elena ha cambiato, ha cambiato anche il partito, che analogamente non ha dato peso alla storia, forse ad una coerenza o meno, forse ad una intraprendenza e quindi potenzialità.
 In verità oggi leader come Renzi, come Grillo, in passato come Berlusconi, hanno forse attratto elettori e politici, che analogamente possono apparire aver tradito il proprio mandato elettorale.
 E’ una storia legata non solo a teoremi definiti e quindi a caratteri impressi con il fuoco in un logo di partito, ma è la storia di scelte di percorsi oggi condivisi, in passato forse impensabili, come l’accordo Renzi-Berlusconi. Tante storie simili hanno legato e diviso, spostato i confini.
 Il discutere della moralità politica di Elena Artioli mi sembra assurdo.
 Se Elena oggi sceglie un diverso percorso, con altri compagni, spero non veda oggi bianco ciò che prima era per lei nero o verde o blu, ma che certamente possa ancora lottare per abbattere le barriere della divisione etnica, per sostenere e valorizzare i mistilingue. Spero che nella sua maturazione, non usi più strumenti di provocazione politica, come i maiali, che possano turbare, ma che usi la sua forza per costruire.
 Oggi è tutto purtroppo grigio, spesso con poco carattere. Oggi forse sono le persone che chiamano a se più che i partiti, come Renzi e Grillo, come ci si attendeva da Monti e da Berlusconi, o prima da Prodi.
 Quindi PD liberal o FI liberal, non significa molto se non dietro a reali e veri interventi per il nostro Bene Comune.
 Quindi è bene conservare dei Valori di riferimento, se possibile, ma è anche bene cercare di rompere l’inerzia e lo stallo politico di oggi, aprendo anche orizzonti nuovi sui quali concentrarsi.
 Con ciò Elena oggi sa di essere nell’occhio del ciclone, come il PD liberal.
 A tutti responsabilità, a tutti impegno per il Bene Comune, politici, come cittadini elettori.