Politica | Dopo l'estromissione dall'esecutivo

Michaela Biancofiore prepara la guerra

Forza Italia va verso una scissione? Dopo essere stata liquidata da Enrico Letta, Michaela Biancofiore medita una reazione. E Alessandro Bertoldi, suo fedelissimo, avverte: impossibile rimanere in un partito guidato da Alfano.

Contenta per essere stata estromessa da un Governo verso il quale non aveva mai lesinato critiche? Oppure furiosa perché l'accettazione delle sue dimissioni da parte di Enrico Letta è considerato uno sgarbo personale alla componente più berlusconiana dell'esecutivo? Michaela Biancofiore adesso non parla. Lo farà domani in una conferenza stampa, dalla quale forse sapremo qualcosa di più sulla presunta guerra che si sta compiendo all'interno di Forza Italia tra sostenitori delle “grandi intese” (in pratica chi si riconosce nella strategia del segretario Angelino Alfano) e affossatori dell'attuale Governo.

Oggi (7 ottobre) a parlare è però Alessandro Bertoldi, il giovanissimo commissario provinciale di Forza Alto Adige vicinissimo alle posizioni dell'ex sottosegretario. “Che Alfano non abbia fatto niente per conservare al Governo Michaela confesso che ce lo aspettavamo. Per questo io parlo apertamente di epurazione. La Biancofiore era ed è uno dei simboli del berlusconismo più intransigente. Quindi, se il segretario del partito non è riuscito a difenderla, significa che o lui è debolissimo oppure l'ha fatto apposta”.

Mettiamo che l'abbia fatto apposta, e che dunque veramente all'interno di Forza Italia sia in corso una lotta all'ultimo sangue tra i cosiddetti falchi e le cosiddette colombe. Possibile che Silvio Berlusconi, al quale, almeno fino alla scorsa settimana, tutti ubbidivano, non possa fare qualcosa per la sua “amazzone”? “Berlusconi è molto deluso da Alfano – sostiene Bertoldi – e adesso ha altro a cui pensare. Il presidente è molto prostrato, sarà costretto quasi certamente a lasciare il Senato e non potrà evitare la pena che lo aspetta. In questo momento è in una condizione d'impotenza e, anche se ci ha abituato a colpi sensazionali, è evidente che sta subendo le circostanze”.

Inutile comunque negarlo, l'estromissione di Michaela Biancofiore dalla sua carica governativa rappresenta per lei un duro colpo d'immagine. Possibile che ciò abbia una ripercussione negativa anche a Bolzano? “No, questo non lo penso. Qui da noi gli alfaniani praticamente non esistono. Penso piuttosto che l'attacco a Michaela ci rafforzi. Intanto stileremo una lettera di solidarietà, firmata da tutti i candidati di Trento e Bolzano, nella quale vogliamo esprimere la nostra fiducia a Michaela, rimarcando come quanto successo sia un fatto gravissimo, anche tenendo conto dell'inaccettabile silenzio dei Ministri in quota FI/Pdl. Personalmente non so se resterò in un partito guidato da Angelino Alfano, che ormai dobbiamo considerare a tutti gli effetti un traditore alla stregua di Gianfranco Fini”. Parole grosse. Seguiranno anche i fatti?