Sbatti il “candidato” in prima pagina
Prima ancora che in paese arrivi il circo mediatico, prima ancora dei piani, delle manovre, delle strategie, degli enigmisti, prima ancora che la democrazia della sfiducia torni a disturbare i sonni dei professionisti della politica. Prima di tutto ci sono i giocatori su cui lavorare, squadre da rimaneggiare con nuove promettenti reclute o da riconfermare con le vecchie glorie. La partita delle elezioni provinciali in Alto Adige si terrà solo nel 2018 eppure i “patron” dell’uno o dell’altro schieramento politico iniziano a fiutare l’aria, in certi casi con studiata disinvoltura per non scoprirsi anzitempo, in vista della campagna acquisti. Le geometrie (variabili, per carità) dei Verdi in particolare riferiscono che, con ogni probabilità, gli attuali consiglieri provinciali Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss non si ricandideranno alla prossima tornata elettorale. Resterebbe invece salda in sella Brigitte Foppa.
I consiglieri provinciali dei Verdi Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss
Due di due
Al posto dei due “storici” consiglieri voci di corridoio danno per papabili due nomi: quello di Norbert Lantschner, ex candidato sindaco di Bolzano per i Verdi e attualmente consigliere comunale nel capoluogo, e Cornelia Brugger, consigliera comunale di Brunico ed ex esponente del Pd. Lantschner dopo le elezioni amministrative era in lizza per un assessorato ma a mettersi di traverso fu la corazzata Svp che non avrebbe rinunciato ad avere i suoi assessori di lingua tedesca. Non si è particolarmente fatto notare nel dibattito politico locale dall’inizio della legislatura Lantschner e, complice la delusione per l’assessorato mancato (e perché no anche per dare uno smacco ai suoi detrattori), potrebbe non disdegnare l’agognato posto in consiglio provinciale. Sempre che gli alfieri di Iniziativa per più democrazia non decidano di creare anche loro una lista per il 2018 e corteggiare l’ex candidato sindaco ambientalista, ma questa è un’altra storia. È opportuno in ogni caso non sottovalutare in prospettiva elezioni il peso specifico assunto da Bolzano: il gruppo dei Verdi è infatti riuscito a ritagliarsi un posto di tutto rispetto nel governo cittadino, cosa nient’affatto scontata dopo le note turbolenze sul Viale del tramonto dello Spagnolli-ter.
"Potrei anche pensare a una candidatura con i Verdi"
Nella “plancia di comando” dovrebbe entrare anche Cornelia Brugger, la “ribelle” che ha abbandonato il Pd a fine maggio scorso non risparmiando al partito critiche circa le scelte a livello locale e nazionale nonché sulle granitiche logiche di conservazione. Brugger tuttavia smentisce di aver avuto contatti con gli ecologisti in merito ad una eventuale candidatura ma resta possibilista: “Il mio pensiero politico è molto vicino a quello dei Verdi, partito che ho sempre votato prima di entrare nel Pd, che dopo una scelta molto ponderata ho deciso di lasciare per divergenze di opinione ormai troppo ampie, cosa che per me è stata una grande liberazione. Ammetto che potrei anche pensare a una candidatura con i Verdi ma è ancora troppo presto per dirlo”. “Con Brigitte Foppa c’è stata sintonia soprattutto sulla questione delle insegnanti delle scuole materne, dove ci ha dato una grossa mano”, aggiunge Brugger mettendo per il momento a tacere i rumours su una presunta rivalità femminile con la potenziale futura collega.
The missing one
Se i due consiglieri provinciali dei Verdi dovessero verosimilmente propendere per un passo laterale (dopo 3 legislature consecutive) lo scranno lasciato ai successori non sarà di fatto facile da occupare. Specie nel caso del peso massimo Riccardo Dello Sbarba che alle ultime elezioni raccolse ben 8.341 preferenze, risultando l’”italiano” più votato. E proprio il partito interetnico per antonomasia potrebbe ritrovarsi in consiglio provinciale con 3 candidati di madrelingua tedesca qualora la triade Foppa-Lantschner-Brugger dovesse essere confermata. Una prospettiva che peraltro si verificò nel 2003 quando furono eletti Hans Heiss, Cristina Kury e Sepp Kusstatscher che poi lasciò il posto a Dello Sbarba una volta entrato al Parlamento europeo l'anno successivo. In nome del rinnovamento, inoltre, potrebbero avere una chance di essere candidati anche alcuni esponenti delle liste civiche, giovani cadetti della Bassa Atesina e della Valle Isarco. Resta quindi per ora inevasa una domanda: nessun comprimario di lingua italiana fra i candidati? Tempi acerbi impongono prudenza di giudizio.