Due cortometraggi e due lungometraggi a ingresso gratuito condivideranno il schermo cinematografico, iniziando con „Resti“ di Federico Fadiglia (13’). Un gruppo di ragazzi alle soglie dell’età adulta, in viaggio verso una festa. Bloccati nel traffico, decidono di fare una sosta in un posto dove uno di loro, Mattia, prova una sensazione che lo farà sprofondare nel turbine di sé stesso.

Si continua con il film Colombiano „Anhell69“ di Theo Montoya (75’). Nella metropoli violenta e conservatrice di Medellín il passato del giovane registra subentra. Si narra della giovane comunità queer della città, dal punto di vista del protagonista morto di overdose da eroina. Vengono esplorati i sogni, i dubbi e le paure di una generazione annichilita e la sua lotta per continuare a fare cinema.

Alle ore 20.30 si prosegue con un altro cortometraggio „La stanza lucida“ di Chiara Caterina (20’). In una stanza vuota, tornato a casa dopo una relazione andata a pezzi si ritrova un uomo, che con i suoi gesti esplora la solitudine, nella quale solo alcuni oggetti li offrono conforto. Infine inizia un sogno lucido, punto di partenza di una guarigione.

Ultimo, ma non per importanza il film Svedese „Dogborn“ di Isabella Carbonell (84’). Due gemelli, senzatetto e invisibili lottano per sopravvivere. Diversi l’una dall’altro, lei urla in modo assordante, lui non parla, sognano di una vera casa. Quando un’opportunità di lavoro si svela, di non essere un semplice trasporto di merci, ma di due giovani ragazze, si crea una frattura.

Prima delle progettazioni con sottotitoli in italiano interverrà Stefano Giordano, critico cinematografico per dare un introduzione.