“Un sondaggio basato sulla fiducia”
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“La ‘settimana Sharm’ rimarrà”. A comunicarlo è il vicepresidente della Provincia nonché assessore alla scuola italiana Marco Galateo. Nessun passo indietro neppure sul “rientro” scolastico, quindi il servizio a tempo prolungato messo a disposizione della scuola a coloro che, per motivi di lavoro, hanno necessità di tenere i figli a scuola il pomeriggio. “Le famiglie con figli nella scuola italiana ne hanno esigenza. Il tempo prolungato non sarà messo in discussione”.
Durante la conferenza stampa sono stati resi noti gli esiti del sondaggio online effettuato dall’Intendenza in lingua italiana e rivolto a studenti, famiglie e docenti. Il totale delle risposte ricevute - e, si badi bene, non degli “utenti” come invece riportato dalle slide della Provincia - risulta essere 7.791. Il tutto potrebbe risultare di poco conto, se non fosse che le scelte intraprese ora o in futuro dall’assessorato sono basate proprio dalla fotografia scattata dal questionario e riguardano la gestione degli orari, il calendario scolastico, la flessibilità, la sinergia con il territorio ed il rispetto dei tempi di apprendimento. Come comunicato dallo stesso Assessore provinciale, a tale questionario potevano partecipare anche utenti che non facevano parte della scuola in lingua italiana, insomma chiunque. E, ancora peggio, gli utenti potevano “votare” quante volte volevano. Come risulta a SALTO, la pecca nel sistema era stata evidenziata già alcune settimane fa sia dalle famiglie che dagli insegnanti. “A parte questo, i numeri che ci soddisfano e, per verificare che le intenzioni di studenti e famiglie fossero attendibili, abbiamo coinvolto la Consulta provinciale dei genitori e degli studenti”, dice ancora Galateo. “Abbiamo scelto di fare un questionario con questa modalità perché è gratis, veloce e basato sulla fiducia. L’alternativa era spendere 10 mila euro e commissionare la ricerca statistica a un ente terzo”. In ogni caso, l’Intendenza ha comunicato che acquisirà delle licenze da un sistema, in caso in futuro servisse svolgere altri questionari.
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I risultati: sì alla settimana Sharm
Seppur statisticamente poco rappresentativi, ecco i risultati del "referendum" sulla settimana Sharm, ovvero l’interruzione delle lezioni a fine ottobre/inizio novembre.
I dati raccolti denotano alcune differenze di visione da parte dei tre gruppi di destinatari sul calendario scolastico. L’interruzione delle lezioni a inizio novembre vede pressoché la maggioranza dei partecipanti favorevole al mantenimento del calendario attuale (con un picco del 71% da parte del personale scolastico, 62% da parte degli studenti, mentre le famiglie si assestano sul 40%).
Poco più del 50% di famiglie e studenti è favorevole al posticipo a metà settembre dell'avvio delle lezioni, mentre quasi il 60% del personale scolastico è favorevole o indifferenze a mantenerlo alla data attuale del 5 settembre.
La maggioranza (pari al 66%) mostra contrarietà o indifferenza all'unificazione dell’orario scolastico. Oltre il 62% è favorevole a una fascia di orario di ingresso a scuola molto ampia e flessibile. La maggioranza delle famiglie (80%) ritiene molto o abbastanza importante l’offerta del tempo pieno e prolungato. “Stiamo andando nella giusta direzione”, ha commentato il sovrintendente Vincenzo Gullotta. -
"L'assessore Achammer - dice Galateo - fa bene a sottolineare che non si possono immaginare calendari diversi per le tre Intendenze. Credo invece che vada bene differenziare per gradi. Ad esempio, si potrebbe iniziare in date diverse tra infanzia e superiori". Inoltre, l'Assessore Galateo manifesta il desiderio di una scuola che quando inizia parte al 100%. "Innanzitutto vorremmo che le lezioni di settembre inizino di lunedì e non a fine settimana. E poi che si cominci con tutti i servizi, mensa inclusa".
E sulla recente intervista del Corriere al capogruppo SVP Harald Stauder, che sottolineava come nella scuola tedesca ci sia troppa pressione di bambini italiani, Galateo precisa: "Il numero di iscritti nella scuola italiana aumenta ogni anno. A me Harald Stauder dice cose diverse rispetto a quelle che poi finiscono sui giornali".
Da quanto mi risulta anche…
Da quanto mi risulta anche famiglie parlanti tedesco o ladino portano i figli - il pomeriggio- al "tempo prolungato"- delle scuole/asili italiani, per far imparare la lingua o altri motivi. È corretto quanto sento? Se posso comunque dire, un referendum così condotto non è attendibile.
In risposta a Da quanto mi risulta anche… di Simonetta Lucchi
Mi sorprende leggere che si…
Mi sorprende leggere che si stima con leggerezza che per risparmiare diecimila euro si attivi un referendum poco attendibile. Per turismo e altre attività si spendono milioni. Considero la scuola l'impegno più importante che si assume la politica,ma forse per l'assessore non è così. Sarebbe opportuno dar forma a un sistema che garantisca l'apprendimento delle lingue in uso sul territorio, dove l'inglese sia di base su tutte le scuole di tutti i gradi e dove alunni ,docenti e genitori vengano presi in considerazione ascoltando le loro esigenze e non determinando la loro vita seduti in poltrone provinciali.
Don’t touch the Halloween…
Don’t touch the Halloween week!