Di Domenico, piccolo leader nella tempesta
All'indomani del congresso del partito Idv, salto.bz aveva informato sul suo esito: riconferma di Pasquale Di Domenico al vertice – in qualità di coordinatore – ma partito praticamente spaccato dalla contestazione nei suoi confronti, anche in considerazione del fatto di non essere riuscito ad essere presente alle elezioni provinciali. Nell'articolo si faceva fra l'altro riferimento alle dimissioni di Alessandro Matera, il quale, da partecipante e da responsabile dei giovani, aveva fornito le informazioni necessarie alle composizione del pezzo.
Dopo alcuni giorni è arrivata una dura presa di posizione di Pasquale Di Domenico. Ecco alcuni passi salienti: “In Alto Adige non siamo riusciti a presentare la lista per motivi burocratici legati alla modifica delle regole per la sottoscrizione dei candidati. Oltre a noi, anche altri partiti non sono riusciti a presentare la lista. Il congresso di Bolzano si è svolto regolarmente, il sig. Matera ha presentato la sua candidatura, ma non avendo portato almeno 15 sottoscrizioni, come prevede lo statuto, la sua candidatura è stata esclusa d'ufficio. Forse per questo motivo che il sig. Matera rilascia esternazioni di questo tipo? Comunque nessuno è fuoriuscito dal partito”.
Che però nessuno sia fuoriuscito dal partito risulta difficile da sostenere. Nel Corriere dell'Alto Adige di oggi – in un articolo firmato da Marco Angelucci – viene ricostruita l'intera vicenda in termini che confermano la versione di Matera: “Dopo l'uscita di Matteo Degli Agostini, Iris Franceschini e Giuseppe Marino, è arrivata una nuova ondata di dimissioni. Metà del direttivo è uscito sbattendo la porta. Tutto il gruppo di Laives, il coordinatore dei giovani Alessandro Matera, il responsabile comunicazione Rocco Cutrupi e anche il tesoriere Robert Ladurner”. Del resto, le dimissioni di Matera, siglate il 3 dicembre, sono giunte sul tavolo di molte redazioni. Con le sue accuse nero su bianco: “Mi dimetto da iscritto a Idv per motivi legati al comportamento del neo coordinatore provinciale Pasquale Di Domenico, il quale ha sempre avuto una condotta non democratica nei confronti degli iscritti, mettendo alla porta o in condizione di consegnare la tessera chiunque si opponesse al monarca”.
Ma la cosa non sembra finire in una semplice scaramuccia legata alla visione contrastante, tutto sommato soggettiva, dello stile dirigenziale di Di Domenico. Sempre il Corriere dell'Alto Adige, infatti, rivela che alla Procura regionale della Corte dei conti è arrivato ieri (6 dicembre) un esposto anonimo, nel quale si elencano tutta una serie di spese – perlopiù dovute a pranzi, cene e rimborsi di ogni genere – rese possibili dal generosissimo finanziamento pubblico dei partiti. La difesa di Di Domenico - “Le spese sono state autorizzate dal direttivo, è tutto rendicontato, io non ho preso nulla, anzi: sono in credito” - passerà adesso al vaglio della magistratura contabile.
Italia dei Valori Gruppo Laives
Nessuno dei membri di Italia dei Valori di Laives si è dimesso dal Partito
Usciti e rientrati
Secondo le informazioni in nostro possesso il gruppo di Laives uscì dalla sala del congresso minacciando dimissioni. Apprendo dunque che le dimissioni non ci sono state, segno di un ripensamento. Possibile sapere il motivo del ripensamento?
In risposta a Usciti e rientrati di Gabriele Di Luca
E' vero che siamo usciti
E' vero che siamo usciti durante la votazione al Congresso, ma non abbiamo rassegnato le dimissioni dal Partito. Il Gruppo di Laives ha incontrato nuovamente giovedì 5 dicembre Di Domenico per spiegargli il nostro gesto, vogliamo una riorganizzazione al vertice che porti ad una condivisione delle mansioni, Di Domenico ci ha ascoltato e ci darà una risposta nelle prossime settimane.