Ambiente | Inquinamento

Amianto: “i sacchi spariranno entro il 16 gennaio"

Il sindaco di Bolzano: “il materiale era ed è in totale sicurezza e verrà smaltito in una discarica autorizzata che si trova in Germania”.

Luigi Spagnolli ha fatto oggi il punto sulla polemica relativa al mancato smaltimento dei sacchi di amianto depositati da settimane in via Resia. Il primo cittadino del capoluogo ha definito “ingiustificatamente allarmistiche le dichiarazioni provenienti in questi giorni da più parti”. 

Spagnolli ha colto l’occasione per “riassumere lo stato dell’arte” in merito alla vicenda. 

“La zona presuntivamente contaminata è confinata in un'area appartenente al Demanio Militare. Il materiale sospetto di inquinamento è stato ritrovato il 29/09/2014. Successivamente Ecotherm ha eseguito tutte le procedure e comunicazioni del caso, individuato la ditta specializzata per lo smaltimento, condiviso il piano di lavoro per la bonifica ed iniziato il lavori di messa in sicurezza del terreno sospettato di inquinamento il 02/12/2014.”

Insomma - ha affermato il sindaco - “tutto il materiale sospettato di inquinamento è stato stabilizzato e chiuso ermeticamente negli appositi sacchi per mettere in massima sicurezza la zona”. 
Quali però i motivi del ritardo nello smaltimento, lamentato dai residenti in zona?

Problemi burocratici, questa la risposta del sindaco: “trattandosi di un imprevisto, è stato necessario concordare il trasporto a discarica e smaltimento con un apposito atto aggiuntivo al contratto di costruzione della dorsale del teleriscaldamento”. 
Nota bene: atto aggiuntivo firmato il giorno 11/12/2014 ma lo smaltimento non è stato messo in pratica “in quanto la discarica in grado di accogliere tale materiale era chiusa nel periodo natalizio ed il materiale confinato nei sacchi era ed è in totale sicurezza, pertanto non sussistevano motivi di urgenza per smaltire il materiale in modo alternativo e straordinario, e quindi più costoso”. 

Ulteriori dettagli: l’operazione è gestita dalla ditta Ati Fimet Holländer e il sindaco ha colto l’occasione per ringraziare Ecotherm, che - parole del sindaco - “ha fatto tutto il possibile per mettere in sicurezza l'area il prima possibile, facendo sì che non ci fosse mai, neanche per un minimo lasso di tempo, alcun rischio per la salute degli abitanti della zona".

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Enrico Lillo Gio, 01/08/2015 - 18:43

Ancora una volta, acnhe il Sindaco ha perso l'occasione per chiedere scusa ai cittadini per come l'amministrazione ha gestito la faccenda!
La responsabilità non è certamente di Ecotherm, che si è trovata a di fronte il materiale inquinato e che giustamente e in modo corretto ha seguito le procedure. La mancanza è dell'amministrazione comunale/provinciale che non ha avvistao i cittadini fin dal primo giorno in cui è stato scoperto il terreno inquinato, cioè il 29 settembre. Infatti da quel momento sino all'inizio dei lavori il 2 dicembre che sono andati avanti sino a prima di Natale e che gli operai hanno condotto con tute e mascherine protettive, gli abitanti non hanno potuto usare alcuna protezione, perchè nessuo ha detto loro che sotto il loro naso era stato trovato del materiale potenzialmente pericoloso. Quindi le chiacchiere a posteriori dell'Assessora e del Sindaco raccontate oggi a ben due mesi di distanza lasciano il tempo che trovano oltre che l'amaro in bocca per essere trattati come dei cretini!

Gio, 01/08/2015 - 18:43 Collegamento permanente