Società | Prevenzione

Non bere alcol deve diventare CO,OL

La campagna provinciale mira a normalizzare la scelta astemia, il problema è una "questione culturale". In Alto Adige preoccupa il fenomeno del "binge drinking" al 15,7%.
CO,OL prevenzione
Foto: Green me @ronstik/123rf
  • L’abuso di alcol è un problema molto diffuso in Alto Adige, per questo è stata attivata la campagna provinciale di prevenzione CO,OL. Se sul consumo giornaliero l’Alto Adige si attesa leggermente sotto alla media nazionale, l’uso smodato di alcol per raggiungere l’ebrezza è preoccupante. La necessità di normalizzare la scelta di non bere ha portato alla scelta della Provincia di promuovere la “dry january challenge”.  

    “Vivere 30 giorni senza alcol per rigenerare corpo e mente, dormire meglio, risparmiare denaro, ricominciare”, questo è il claim di “Cool comma zero – dry january challenge”, il movimento mondiale di milioni di persone che si concedono 30 giorni senza alcol. Come sappiamo il consumo di alcol è un problema sociale, economico e sanitario, che è stato affrontato dalla Provincia tramite questa campagna di sensibilizzazione che vede coinvolte l’Azienda sanitaria, il Forum prevenzione e la Provincia. Tanti gli obiettivi, tra cui ridurre la quantità di alcol consumata, aumentare le conoscenze sull'alcol e la consapevolezza sui problemi legati al suo consumo, come anche promuovere la sobrietà alla guida. L'Alto Adige si posiziona sotto la media nazionale rispetto al consumo quotidiano di alcol, secondo l'ultima ricerca Istat (2020). Il 15,1% degli altoatesini sudtirolesi – il 23% degli uomini ed il 7,2% delle donne - consuma alcol giornalmente, mentre la media nazionale si attesta al 20,2%. 

  • La conferenza stampa di CO,OL: Presenti in data 8 Gennaio 2024 i promotori della campagna di prevenzione della Provincia. Foto: SALTO

    Il problema più serio in Provincia è invece riconducibile al fenomeno del "binge drinking". Tradotto in italiano come "abbuffata di alcolici" o "bere fino a ubriacarsi", indica l'assunzione di una quantità eccessiva di alcol in un intervallo di tempo relativamente breve. In particolare, l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) definisce il binge drinking come l'assunzione di almeno cinque bevande alcoliche da parte degli uomini e quattro da parte delle donne in un periodo di tempo pari o inferiore a due ore. Mentre la media italiana di questa pratica sarebbe attorno al 7% della popolazione sopra gli 11 anni, in Alto Adige siamo al 15,7%.

  • “È anche una questione culturale” afferma Peter Kohler direttore del Forum Prevenzione, secondo cui è necessario lavorare sulle norme sociali e rendere il non bere alcol una normalità. “Dovremmo essere in grado di normalizzare il non consumo di bevande alcoliche come è stato fatto con il non consumo di carne e derivati, rendendo interessanti e valide le alternative all’alcol come si è fatto con quelle vegetariane e vegane”. Il parallelismo culinario è particolarmente interessante, se oramai non è più argomento di conversazione la scelta di non consumare carne durante un pasto, lo stesso non può dirsi per la scelta di non bere, è infatti spesso necessario giustificarsi per evitare il giudizio altrui. I dati ASTAT del 2019 lo confermano, al 21% della popolazione sembra strano se un uomo in compagnia non consuma bevande alcoliche, mentre la stessa situazione riferita a una donna risulta anomala al 9%.

    La campagna, iniziata nel 2006 e conosciuta da 1/3 della popolazione sudtirolese, si è concentrata quest’anno di rendere più accattivante e cool la scelta di non bere attraverso la challange. Sono stati coinvolti alcuni influencer locali a dare l’esempio, è stato creato il sito della campagna, tramite cui si può accedere alla whatsapp community; c’è poi la possibilità di scaricare l’app, che funziona come una sorta di diario della sobrietà. 

Bild
Profile picture for user Massimo Mollica
Massimo Mollica Lun, 01/08/2024 - 13:54

Personalmente sono astemio al 100% e mai nessuno mi ha detto nulla. Ma anche se dicessero non mi interesserebbe perché dei giudizi altri non me ne frega nulla. Iod evo rendere conto solo alla mia coscienza. Se per avere compagnia devo bere alcol allora preferisco rimanere solo perché sarà compagnia effimera. Mi si deve accettare per quello che sono come io accetto gli altri. E infatti mi sforzo sempre di non giudicare mai nessuno e cercare di capire le ragioni altri. Quando ero molto giovane (lo sono ancora) ne ho visti tanti di ragazzi morire per un incidente stradale. Bisogna formare personalità nei propri figli che sappiano capire dove stanno i limiti, dove risiede il rispetto proprio e altrui. Non basta imporre e negare. Che sia cool o meno non bere non mi interessa. Personalmente trovo fondamentale poter andare a dormire con la coscienza a posto.
p.s. stesso discorso riguarda il fumo e le droghe

Lun, 01/08/2024 - 13:54 Collegamento permanente