Ambiente | Fitosanitari

"Sentenza che non tutela la salute"

Presa di posizione del gruppo Stop Pesticidi in riferimento al pronunciamento del Consiglio di Stato che ha annullato l'ordinanza del Comune di Malles.
pesticidi
Foto: Suedtirolfoto/O.Seehauser
  • "Quella del Consiglio di Stato a nostro parere è una sentenza che non considera l'interesse comune. In linea di principio, come viene coltivato il cibo che arriva sulle nostre tavole riguarda tutti, non solo gli agricoltori". Lo afferma il gruppo Stop pesticidi  Alto Adige in una nota.

    A fine gennaio i magistrati amministrativi hanno detto che "il diritto dei produttori di utilizzare le sostanze attive autorizzate per la fabbricazione di prodotti fitosanitari e di immetterli sul mercato è conferito da disposizioni incondizionate, chiare e precise del diritto dell’Unione, che non lasciano agli Stati membri alcun margine di manovra, cosicché il diritto di utilizzare le sostanze attive ha un’applicazione diretta e un effetto diretto in tutti gli Stati membri (comprese tutte le aree interne come il territorio comunale di Malles) senza l’intervento di misure nazionali di recepimento o attuazione". Inoltre "secondo la giurisprudenza consolidata della Corte di Giustizia ricordata supra ad un Comune non è quindi ammesso privare unilateralmente dell’efficacia dell’autorizzazione delle sostanze attive ai sensi dei regolamenti UE pertinenti mediante atti regolamentari (o anche solo una prassi amministrativa) contrari al diritto dell’Unione prevalente”.
    I giudici si sono espressi sull’ordinanza emessa dal Comune di Malles che vietava l’applicazione di pesticidi sul suo territorio. L’ordinanza faceva seguito a un referendum in cui il 75,8% dei partecipanti si era espresso contro l’uso dei pesticidi.
    Secondo il gruppo Stop pesticidi "le numerose sostanze chimiche impiegate in Alto Adige nella coltivazione delle mele inquinano l'aria, l'acqua, i suoli, uccidono le api, distruggono la biodiversità e mettono a rischio la salute delle persone, soprattutto di quelle che vivono vicino ai meleti. Riteniamo che l'attuale metodo di coltivazione delle mele adottato in Trentino-Alto Adige sia per molti aspetti insostenibile. Considerato che la sentenza del Consiglio di Stato non tutela adeguatamente la salute umana e l'ambiente, invitiamo i consumatori, che a questo punto sono gli unici che possono cambiare le cose, ad orientare i loro acquisti verso prodotti biologici, regionali e di stagione, e ad evitare invece mele e altri prodotti agricoli coltivati con il metodo dell'agricoltura chimico-integrata, che prevede l'impiego di pesticidi e diserbanti pericolosi per la salute.

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Stereo Typ Gio, 02/08/2024 - 12:01

Keine gute Nachricht.
".... non lasciano agli Stati membri alcun margine di manovra, cosicché il diritto di utilizzare le sostanze attive ha un’applicazione diretta e un effetto diretto in tutti gli Stati membri (comprese tutte le aree interne come il territorio comunale di Malles) senza l’intervento di misure nazionali di recepimento o attuazione".
Wie demokratisch ist das denn? Von oben herab wird reglementiert, dass Menschen praktisch "frei Haus" mehrmals wöchentlich einen Chemiecocktail verabreicht bekommen. Der Obstbauer wird damit geschützt, der Bürger, der neben dem Apfelfeld wohnt, hingegen nicht. Und da wundere sich einer, dass die Brüsseler Politik bei vielen nicht ankommt.

Gio, 02/08/2024 - 12:01 Collegamento permanente