Ambiente | Bassa Atesina

Bbt, le tratte di accesso inserite d'ufficio nei Puc

Critico Giorgio Nones, vicesindaco di Egna: “Le priorità sul territorio sono altre”

La realizzazione del Tunnel di base del Brennero passa anche per una gigantesca burocrazia, un pachiderma che oggi ha mosso un altro passo. La Giunta provinciale ha deciso l'inserimento d'ufficio nei Piani urbanistici dei Comuni della Bassa Atesina del tracciato relativo alla tratta di accesso del Bbt, un passaggio formale del quale non si può far altro che prendere atto. Come fa il sindaco di Laives Liliana Di Fede: “Il Bbt è un’opera di interesse europeo, la Provincia ha il diritto di imporci le modifiche al Puc. Veniamo tenuti informati dell’evoluzione del progetto, ma non coinvolti direttamente”. Spostandoci poco più a sud invece, a Egna il vicesindaco Giorgio Nones – che ancora non era informato del cambio d’ufficio del Puc del suo Comune – invece sbotta: “È l'ennesima, inevitabile ingerenza della Provincia. Queste megaopere dai costi faraonici interessano soprattutto le grandi banche, mentre sarebbe più sensato intervenire su molti progetti infinitamente meno dispendiosi che vadano a migliorare la vita dei cittadini sui territori. Ad esempio nel nostro Comune sono anni che aspettiamo i fondi per ristrutturare il ponte sull'Adige...”.

In Bassa Atesina il percorso ferroviario si snoderà quasi interamente in galleria, un tracciato che si rifà a quello su cui si era già concordato nello studio della valutazione di impatto ambientale condotto alcuni anni fa. “Vogliamo che la tratta di accesso possa entrare in esercizio contestualmente al Bbt per evitare la formazione di colli di bottiglia in Bassa Atesina e l’eccessivo rumore a sud di Bolzano”, ha spiegato Durnwalder dopo la seduta di Giunta, commentando la decisione.