In edilizia i conti tornano.
Investimenti meno 6,5%, occupazione meno 6,7%, questo é il bilancio disastroso dell’industria altoatesina delle costruzioni nel 2013. Altri 489 posti di lavoro cancellati nei cantieri e molti altri “fuori statistica” nei settori collegati (studi professionali, forniture, credito, ecc.). L’edilizia è un settore a forte intensità di lavoro e i numeri non perdonano: calo degli investimenti, cantieri che non aprono, licenziamenti inevitabili e quasi immediati, imprese che chiudono o falliscono. Non ci sono ammortizzatori che tengano ed anche la mobilità intersettoriale non è realistica: costruire case é un mestiere particolare e non si cambia facilmente. A Bolzano-città é ancora piú dura: non c’é reddito da turismo o da agricoltura e i piú vivono solo della loro busta-paga. Il Comune di Bolzano ne é certamente consapevole e ha davanti a sé scelte decisive per l’attivazione di grandi investimenti privati nel risanamento del centro città. Ci sono addirittura due gruppi imprenditoriali disponibili a finanziare progetti fino a 200 milioni di Euro! Il Comune scelga il migliore progetto e faccia partire al piú presto i lavori. Rinviare o non decidere sarebbe la cosa peggiore. Per la città e per i lavoratori che rischiano il loro posto di lavoro.