Cultura | Viaggio in Cina

Cina

Yading National Park
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
Montagne Sacre
Foto: Giulia Pedron © Tutti diritti riservati

Quando si pensa alla Cina, le immagini che normalmente vengono alla mente sono quelle delle grandi metropoli come Shanghai o Pechino, della maestosa muraglia cinese e di una grande folla di gente che ci si aspetta di trovare riversa nelle strade. Forse a chi della Cina conosce qualcosa in più, vengono in mente anche i grandi Panda gentili della provincia di Sichuan ma quasi a nessuno verrebbe da pensare alle bellissime Riserve Naturali e hai paesaggi mozzafiato che questa terra ha da offire. E nemmeno io ci avevo pensato quando, dal Vietnam, presi la decisione di andare in Cina.

Poi però ho scoperto che nello Sichuan, la provincia che si trova nell’estremo ovest della Cina e che rappresenta un microcosmo di tutto ciò che attira i visitatori nel paese, c’era uno dei Parchi Naturali più bello della regione, il Yading National Park.

La Riserva Naturale Yading si trova nella regione del Kham -nel Sichuan- ed è uno dei luoghi più belli dell'Altopiano tibetano. Copre un'area di 1344 chilometri quadrati e ha un'altitudine media di oltre 4000 metri.

All'interno della Riserva si trovano tre montagne sacre: Chenresig, che in lingua tibetana significa “Compassione” e che raggiunge i 6032 metri, Chana Dorje, “Potenza” e JampelyangSaggezza”, che si innalzano fino 5958 metri. Le tre montagne sono venerate dai tibetani che le considerano sacre  e che credono che li proteggano e che, grazie al pellegrinaggio, i desideri si possono avverare.

Queste tre cime perennemente innevate sono circondate da valli boscose, fiumi limpidi, laghi azzurri alimentati da ghiacciai e abbondante fauna selvatica. La regione è stata designata come riserva naturale alla fine degli anni ’90.

Soprannominata "l'ultima terra pura sul nostro pianeta blu", la Riserva Naturale di Daocheng Yading fu presentata al mondo per la prima volta quando il famoso avventuriero americano Joseph F. Rock pubblicò  nel 1928 sul National Geographic, un articolo e delle fotografie di Daocheng. Scriveva Joseph:

“Where in all the world is to be found scenery comparable to that which awaits the explorer and photographer!” Qui, le montagne innevate, le ripide scogliere, i laghi cristallini, i vasti pascoli e i fitti boschi compongono un'armoniosa terra utopica.

Oltre alle grandi montagne Daocheng Yading conserva più di 1.000 laghi alimentati dai ghiacciai. Tra questi i principali sono tre:

Il Lago Erong o “Milk Lake” 4500 m di altezza con l’acqua di un colore verde cristallino, il lago Danzhen, o lago di cinque colori, il lago più alto di Yading con un'altitudine di 4.600 metri e il Pearl Lake, il lago sacro più basso di Yading a 4.100 m di un colore verde giallo.

A valle invece, ai piedi del monte Chenrezig, si trova il Monastero Chonggu. Si dice a suo tempo un monaco lo costruì con lo scopo di ricevere pellegrini e monaci per adorare proprio le tre montagne sacre.

Giulia Pedron