La fase 2 altoatesina: cosa cambia
Il romanzo altoatesino sulla fase 2 può iniziare. La legge provinciale, approvata ieri notte, è appena entrata in vigore e il governo ha già annunciato che impugnerà dinanzi alla Corte costituzionale il provvedimento, “limitatamente alle parti in contrasto con le regole sulla sicurezza sul lavoro”. In attesa dell’evolversi degli eventi una cosa è chiara: l’avvio del secondo round dell’emergenza coronavirus non potrà prescindere dall’autodisciplina e dal senso di responsabilità dei cittadini affinché la curva del contagio rimanga sotto il livello di guardia, non si stanca di ripetere il governatore Arno Kompatscher. Intanto nelle ultime 24 ore si sono registrati in Alto Adige tre decessi e 6 nuovi contagi su 817 tamponi effettuati mentre 63 sono le persone guarite.
Ma come avverrà questa ripartenza locale in concreto? Ecco le nuove regole stabilite:
Niente più autocertificazioni
Ci si potrà muovere liberamente e con qualsiasi mezzo sul territorio provinciale senza autocertificazioni. In Trentino, tuttavia, continuano a valere le norme nazionali e ad essere necessaria l’autodicharazione e una motivazione per spostarsi. Verso le altre regioni sono consentiti gli spostamenti per ragioni di lavoro, di salute, di assoluta urgenza e per tutti gli altri motivi previsti dalla normativa statale. All’interno del territorio altoatesino, puntualizza la Provincia, restano il divieto di assembramento, l’obbligo di distanziamento interpersonale, e sia gli adulti che i bambini in età scolare dovranno continuare a indossare le mascherine ogni volta che incontrano altre persone, compreso lungo marciapiedi e passeggiate, e, sempre, nei luoghi chiusi. Nello specifico è obbligatorio l’uso delle mascherine una distanza da altre persone inferiore ai due metri e, anche con i dispositivi di protezione, va tenuta la distanza di un metro. Importante è lavarsi le mani frequentemente e portare con sé un disinfettante per le mani.
Corse et similia
Si può fare attività sportiva all’aperto purché venga rispettata una distanza di tre metri dalle altre persone, ma se questa distanza non può essere mantenuta va utilizzata la mascherina. Sono vietati gli sport di squadra, così come l’uso di spogliatoi e docce.
Messe ed eventi
Sono vietate le manifestazioni pubbliche. Il presidente della Provincia può autorizzare singoli eventi, se non prevedono contatti fra i partecipanti come ad esempio il cinema con gli spettatori seduti nella propria auto. Le regole per le manifestazioni religiose saranno a breve normate con una ordinanza ad hoc.
Il capitolo asili e scuole
Dal 18 maggio può riprendere l’assistenza all’infanzia presso le microstrutture e le Tagesmütter, sebbene con condizioni diverse e più rigide che valgono anche per i progetti di assistenza estiva e i gruppi dedicati al gioco, gli Elki e altre forme d’assistenza sostenute dalla mano pubblica che verranno realizzate quest’anno.
La novità significativa riguarda la dimensione dei gruppi, che sarà ridotta: nel caso di bambini al di sotto dei 6 anni i gruppi potranno essere composti da un massimo di 4 bambini, mentre al di sopra dei 6 anni dovranno contare al massimo sei bambini. La composizione dei gruppi dovrà rimanere costante e si dovranno evitare i contatti tra gruppi diversi. Per quanto riguarda la partecipazione sarà data la precedenza ai bambini i cui genitori, che per ragioni di lavoro o per altri motivi, non sono in grado di seguire personalmente i propri figli. Le offerte di assistenza e i progetti dovranno svolgersi, dove possibile, all’aperto e sempre nello stesso luogo. Le stesse dimensioni dei gruppi valgono anche per il servizio di emergenza negli asili e nelle scuole primarie dove viene offerta un’assistenza di mezza giornata senza il vitto (maggiori dettagli saranno resi noti nell’ambito di una specifica delibera che verrà adottata prossimamente dalla giunta provinciale).
Per i più grandi, cioè studenti delle medie e delle superiori, resta il sistema della didattica a distanza per il resto dell'anno scolastico. Ai maturandi può essere offerta dalle scuole una consulenza didattica per gruppi composti al massimo da 6 studenti con un distanziamento minimo tra loro di 2 metri; mentre le scuole professionali possono nuovamente organizzare i praticantati previsti per la qualificazione professionale.
Come riparte l’economia
Dall’11 maggio potranno ripartire le attività inerenti servizi alla persona, fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti; i servizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie; musei e le istituzioni culturali comprese biblioteche e centri giovanili rispettando regole generali come l’uso della mascherina e la distanza di due metri (le attività di formazione continua possono essere effettuate solo su appuntamento e richiedono la misurazione giornaliera della febbre del personale con termometro laser e una misurazione della febbre dei partecipanti all’inizio dell’attività).
Il 25 maggio riaprono le strutture ricettive presenti sul territorio provinciale. Per evitare una densità di persone troppo elevata nei luoghi di lavoro alle attività economiche si applica la cosiddetta regola di 1/10, secondo la quale viene definito un rapporto tra superficie e numero massimo possibile di persone. I proprietari o gli utenti delle aree sono obbligati a garantire la disponibilità di dieci metri quadrati di spazio per persona. Nel settore della ristorazione la regola di 1/10 non vale.
I negozi
Con l’entrata in vigore della legge possono rialzare le serrande tutti i negozi e le attività commerciali. Si prescrive l’uso di guanti monouso principalmente alla vendita e all’acquisto di alimenti. Le aree di cassa devono essere separate con un dispositivo di protezione e l’accesso al negozio deve essere scaglionato. Gli orari di apertura possono essere prolungati a questo scopo fino al massimo alle ore 22. Ad eccezione dei piccoli negozi fino a 50 metri quadri, si applica la regola di 1/10 e cioè può essere presente nel locale un solo cliente ogni 10 metri quadri. I saloni di parrucchiere e quelli di bellezza dovranno attendere fino all’11 maggio per riaprire. L’operatore dovrà utilizzare una maschera FFP2 (un requisito previsto in generale in tutte le situazioni di prossimità) e misurerà sul posto la temperatura al cliente. Entrambi devono utilizzare guanti monouso.
Le tre zone
Come noto le attività produttive sono già generalmente consentite e i lavori nei cantieri sono già in corso. Secondo la nuova legge provinciale in futuro si distinguerà tra tre zone: una verde (lavoro all'aperto a più di tre metri di distanza tra i lavoratori, veicolo aziendale con un dipendente); una gialla (zona parzialmente coperta e ben ventilata ad almeno un metro di distanza, veicolo aziendale con più dipendenti); e una rossa (lavoro in interni non ventilati, sospetto contagio da coronavirus di un dipendente). Tranne che nella zona verde, la protezione della bocca è obbligatoria ovunque. Il datore di lavoro è tenuto a misurare giornalmente la temperatura corporea di ogni lavoratore prima di entrare nel cantiere o a far confermare l'assenza di febbre mediante autodichiarazione. Inoltre, ci sono obblighi di disinfezione per i lavoratori e per i servizi igienici del cantiere.
Ristoranti, bar e strutture ricettive
Anche per il settore della gastronomia è iniziato il countdown: l’11 maggio potranno riaprire ristoranti e bar ma al loro interno non saranno ammessi più ospiti di quanti siano i posti a sedere.I tavoli devono essere disposti in modo che la distanza tra le persone sia di due metri. I membri della stessa famiglia che vivono insieme sono esenti da questa regola. La distanza può essere minore se tra le persone vengono installati dispositivi di separazione adeguati per prevenire il contagio tramite le goccioline veicolo dell'infezione. Solo a tavola si può fare a meno della protezione respiratoria. Il personale di servizio deve utilizzare maschere di tipo FFP2. La disinfezione delle mani è obbligatoria prima e dopo l’uso della toilette. Nel caso delle strutture ricettive turistiche la regola di 1/10 si applica alle aree comuni, ad eccezione delle sale da pranzo. Le piscine all’aperto possono riaprire, mentre non possono farlo le piscine coperte e le saune - a meno che lo stabilimento non sia una cosiddetta "Covid-Protected-Area", dove tutti i dipendenti e gli ospiti sono testati per la Covid-19. Chi si serve al buffet deve coprirsi la bocca e il naso.
Muoversi in sicurezza
Per la tutela della salute nei mezzi di trasporto pubblici valgono le norme d’emergenza istituite a livello nazionale. Non è consentito superare il 60% della normale capacità di trasporto del veicolo e a bordo, così come nelle fasi di salita e di discesa dal mezzo, devono essere rispettati i distanziamenti di un metro. I passeggeri possono utilizzare solamente i posti consentiti e devono coprire la bocca e il naso. Non è consentito l’acquisto dei biglietti a bordo del mezzo. A partire dal 25 maggio potranno riprendere l’attività, per scopi sportivi e turistici, anche gli impianti di risalita e nelle cabine possono essere utilizzati solo i 2/3 della capacità, ad eccezione delle famiglie. Agli esami per la patente che vengono effettuati nelle Autoscuole deve essere rispettata la distanza di un metro e devono essere coperti la bocca e il naso.
Agricoltura
I terreni agricoli e gli orti possono essere coltivati nel rispetto delle misure di sicurezza. Ciò vale anche per la gestione delle foreste, la caccia e la pesca, nonché per la cura degli animali da allevamento.
Monitoraggio, sanità e sociale
Come previsto dalla nuova legge ci sarà una commissione di esperti che fungerà da organo tecnico consultivo della Provincia. Compito della commissione sarà effettuare il monitoraggio costante dell’andamento della curva del contagio da coronavirus e proporre al Presidente della Provincia, in caso di ripresa del numero dei contagi, l’adozione di idonei provvedimenti. Kompatscher potrà firmare se necessario nuove ordinanze che consentiranno progressivamente un ritorno alla normalità. Sul fronte sanitario l’Asl aumenterà le capacità di svolgimento dei test, prevedendo anche test sierologici e test veloci per i gruppi a rischio per identificare e quindi contenere in anticipo eventuali focolai. Anche i servizi sanitari saranno rafforzati e, assicura la Provincia, nel caso il numero dei contagiati risalga possono velocemente essere allestiti i servizi di terapia intensiva. Infine il settore sociale. Tempi e modi per la riapertura dei servizi sociali saranno fissati da una apposita delibera dell’esecutivo provinciale e si sta lavorando anche a una tabella di marcia per quanto riguarda l’apertura delle residenze per anziani. Al momento non sono ancora previste le visite dei familiari e delle persone esterne alle strutture.