F35: l'appello per il no
In tema di ammodernamento dell'apparato militare solo il Governo ha possibilità di veto. Questo è quanto è emerso nel corso della scorsa settimana in merito ai famigerati F35, i costosissimi aerei da guerra il cui acquisto è materia di accesa discussione tra le forze politiche. Quali siano le posizioni dei nostri rappresentanti eletti in parlamento non ha alcuna importanza, o almeno questo è quanto è stato dichiarato dal Consiglio supremo di Difesa, che si è occupato di stabilire i ruoli di Governo e Parlamento in merito alle spese militari.
La camera dei Deputati ha votato in data 26 giugno una mozione con la quale chiedeva al Governo di non procedere all'acquisto degli aerei da guerra senza l'ok del Parlamento. Questa mozione, però, secondo il Consiglio supremo di Difesa, non avrebbe alcun valore, e Letta e i suoi ministri avrebbero la possibilità di procedere in assoluta libertà.
Dato che l'iter legislativo sta comunque proseguendo, e che a breve toccherò al Senato votare la mozione già approvata a Montecitorio, la rete si è mobilitata: attraverso una raccolta firme vuole chiedere l'appoggio di alcuni senatori, che domani, 8 luglio 2013, voteranno la possibilità per le camere di porre il veto all'acquisto degli F35. La spesa di quasi 14 miliardi di euro per armamenti militari, in un momento di crisi economica come questo, è davvero necessaria?
Resta ancora un grosso punto di domanda, dopo la nota del Consiglio supremo di Difesa: Letta ascolterà il Parlamento oppure no?