Politica | Referendum

È facile dire NO

il problema nasce quando poi ti accorgi che con questo NO, non hai risolto proprio un bel niente…..
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

È facile dire di NO ad un borioso toscano che pensa di saperne sempre più di tutti; è facile dire NO ad un presidente del consiglio che ti chiede se lo vuoi ancora o se vuoi cambiare; è facile dire NO seguendo le sirene di Salvini che ti dice che spaccherà in due l’Europa cattiva; è facile dire NO facendoti ammaliare da un Grillo che ti promette di fare piazza pulita di tutti questi politici corrotti e sanguisughe; è facile dire NO sentendo il tuo vecchio idolo Berlusconi amareggiato ed offeso dal rottamatore che lo ha usato e poi gettato nell’oblio….è stato molto facile per il 60% degli italiani fare quella benedetta crocetta sul NO. Dopotutto fior fiore di esperti e costituzionalisti ci hanno spiegato molto bene che questa riforma era piena di problemi, pericoli per la democrazia e regole scritte male. Pochi si sono chiesti, come mai tutti questi politici di idee e provenienza molto diverse, si sono trovati per una volta uniti contro il bullo al potere. D’altronde, quando ci capita un’occasione così ghiotta di poter accendere la luce verde o rossa di fronte al potente di turno chi se la lascia scappare! In questa situazione inebriante ci siamo purtroppo scordati che spesso quello che ci raccontano i politici non è quello che pensano veramente ma solamente quello che serve a loro per raggiungere i loro scopi. In questo caso, lo scopo dei vari Grillo, Salvini, Berlusconi e co. era ben chiaro: provare a liberarsi di questo ragazzo che di colpo li aveva messi in un angolo. Se avesse vinto lui, si poteva dire addio a quella vecchia abitudine tutta italiana, di poter vincere anche quando si perde.Di poter contare sempre e comunque. Cosi come diceva S. Cassese ieri sul corriere della sera:  Quell’orientamento di chi preferisce decidere insieme, piuttosto che contrapporsi, indebolire il governo, piuttosto che contare sull’alternanza, rendere mite il potere anche a costo di renderlo inefficace.
Certo non tutti quelli che ci consigliavano di mettere la crocetta sul NO, perseguivano questo obiettivo. In un semplice quesito si potevano trovare i desideri di rivalsa di politici rottamati come D’Alema e Bersani, di populisti con il solo scopo di sparigliare le carte come Salvini e Grillo, di vecchi politici dati ormai per finiti come Berlusconi che improvvisamente potevano tornare in auge.
Ma mentre gli italiani mettevano la loro crocetta, forse non si rendevano veramente conto per chi lo stavano facendo e come sarebbe continuata questa bella favola del mandiamolo a casa…
Mi è bastato girare sui social in questi due giorni per leggere di tutto: gente che si chiede come mai si parli ancora di Renzi, gente che non si spiega come mai fra due settimane non possiamo andare a votare Grillo. Gente che vorrebbe votare domani mattina per poter risolvere tutti i problemi dell’Italia che è noto sono stati tutti provocati da Renzi, cosi come prima erano stati provocati nell’ordine da Berlusconi e poi da Monti. D’altronde come biasimarli se lo stesso Grillo e i suoi seguaci, sono capaci nella stessa giornata di dire che l’Italicum è una legge anticostituzionale ma al tempo stesso vorrebbero estenderla anche al Senato per poter votare velocemente. Poi ci sono quelli come Salvini e co. che hanno detto per mesi che bisognava mandare a casa Renzi ed adesso dicono che deve essere il PD a risolvere il problema della legge elettorale. Loro, Grillo e Salvini non sono disponibili a scrivere una legge elettorale che vada bene....molto più semplice criticare quella che fanno gli altri. D’altronde, come si diceva all’inizio, è molto facile dire di NO, il problema nasce quando ti accorgi (tu cittadino) che con questo NO, non hai risolto proprio un bel niente…..