Economia | Concorrenza

È la fine del commercio cittadino

Difendere i piccoli negozi DAL mercato o sostenerli NEL mercato?
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

“È la fine del commercio cittadino, se apre la Metro a Bolzano” hanno dichiarato all’unisono il Presidente dell’Associazione dei commercianti e l’Assessore competente del Comune di Bolzano, alla testa di un forte movimento per impedire questo nuovo insediamento. Succedeva 27 anni fa. La Metro, oltre ad essere “straniera”, veniva accusata di praticare l’orario continuato, vera bestia nera dei commercianti bolzanini. Il Comune imponeva infatti la chiusura dei negozi tra le 12 e le 15 e il sabato dopo mezzogiorno oltre, ovviamente, alla Domenica. Contraria era anche una parte del Sindacato, convinta che sarebbe stata meglio una nuova industria anzichè una struttura terziaria. Sta di fatto che esattamente il 10 marzo 1989, la Metro aprì i battenti, assunse 150 persone (in parte cassintegrati del settore industriale) applicando i vigenti contratti di lavoro. Ruppe il tabù introducendo il “continuato”, molto apprezzato dai clienti. Il commercio bolzanino non tramontò definitivamente, anzi, al contrario si sviluppò molto nei decenni successivi. A conferma che i piccoli negozi non vanno difesi DAL mercato e dalla concorrenza, ma vanno semmai tutelati NEL mercato.
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