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“Solamente fumo negli occhi”

Bocciata la mozione di Urzì (FdI) che impegnava la Giunta a non sostenere alcuna forma di finanziamento pubblico ai partiti, mentre la maggioranza esce divisa sul voto.
Landtag
Foto: Salto.bz

Si è conclusa in un nulla di fatto la mozione provinciale n. 525/21 presentata dal consigliere di Fratelli d’Italia, Alessandro Urzì, con la quale si sarebbe voluto impegnare la Giunta "a dichiararsi indisponibile a presentare o a sostenere ogni iniziativa legislativa tesa a introdurre una forma di finanziamento pubblico provinciale ai partiti e/o ai movimenti politici"
“Il finanziamento pubblico ai partiti è stato abolito a livello nazionale, non può essere introdotto passando per la finestra con un sistema politico provinciale” è la posizione di Urzì esternata in aula. 
La polemica è scoppiata dopo la proposta avanzata in tal senso alcune settimana fa dalla Süd-Tiroler Freiheit e salutata con favore anche dalla Volkspartei. Un’ ipotesi valutata da alcuni osservatori come un tentativo dei secessionisti sudtirolesi di indebolire il sistema regionale in favore di una loro auspicabile autodeterminazione.  

 

La discussione in aula è stata preceduta da una campagna di affissione di manifesti da parte di Fratelli d’Italia, che rivendicava di essere stato l’unico partito a dichiararsi contrario alla proposta di reintroduzione di finanziamento. Tale posizione, rimarcata a più ripetute in aula, è stata male accolta dal resto dell’opposizione tanto da richiederne, su formulazione della consigliera dei Verdi, Brigitte Foppa, il voto disgiunto. “Questa mozione è fumo negli occhi nei confronti dei nostri elettori - ha invece dichiarato il forzista Carlo Vettori -. La legge nazionale sul finanziamento pubblico ai partiti vale anche in Alto Adige. Il problema non sussiste, perché una legge di questo tipo verrebbe immediatamente impugnata”.

“La democrazia ha un costo” ha ricordato invece l’assessora e vice presidente della Giunta Waltraud Deeg e che per essere definita tale c’è bisogno di elezioni libere, di media e sistemi giuridici indipendenti ma anche di partiti. Per questo, sostiene Deeg, diventa necessario ottenere un finanziamento pubblico e trasparente.

 

Anche il presidente della Provincia Arno Kompatscher è intervenuto facendo notare che il finanziamento pubblico ai partiti aveva sì portato anche ad abusi - come ricordato dal consigliere del Team K Paul Köllensperger - ma che tutti i partiti che sono nati sull’onda corta dell’indignazione non erano riusciti a concludere alcunché. Ha inoltre aggiunto che il finanziamento dei partiti, che può tradursi anche sotto forma di rimborso di costi elettorali, non era in contraddizione con il referendum, esprimendosi per un finanziamento trasparente e una regolamentazione chiara.

Votata nominalmente e per parti separate, la mozione è stata dunque respinta (le premesse con 6 sì, 20 no e 5 astensioni, la parte deliberante con 12 sì e 20 no), dividendo la maggioranza: mentre la Lega si accoda a Fratelli d’Italia esprimendosi a favore della mozione, la SVP - assieme a Forza Italia e destra tedesca - decide di schierarsi contro. A favore in almeno una delle due parti anche Team K, Pd, Verdi e Cinque Stelle.