Società | Il convegno

Azzardo, si spendono 900 euro a testa

Il 13 marzo al Centro Trevi si terrà un evento/spettacolo sulla dipendenza dal gioco. Sara Giomi: "Aumento di 300 euro dal 2021. L’obiettivo è esplorare insieme al pubblico, attraverso l’esperienza e il dialogo, cosa significhi dipendenza"
sala gioco
Foto: upi
  • SALTO: Il gioco d'azzardo è un problema che si aggrava sempre di più: cosa è cambiato negli ultimi anni? 

    Sara Giomi: Il gioco d’azzardo è sempre più frequente e purtroppo tende a rimanere “sommerso” non essendoci una reale consapevolezza rispetto ai rischi di sviluppare una dipendenza. Mancando consapevolezza anche rispetto al proprio personale comportamento, che  può sfociare in una vera e propria patologia, diventa tutto più difficile. Quello che abbiamo notato è che, se non se ne parla su più livelli; da quello socio-sanitario, politico e di prevenzione, diminuiscono gli accessi e i contatti delle persone con i servizi dedicati alla consulenza e alla cura. Per questo riteniamo importante dare voce alla tematica. Sicuramente l’evoluzione delle tecnologie ha determinato un cambiamento anche nel rapporto con il gioco d’azzardo. Il Covid-19 e le restrizioni dovute alla pandemia hanno portato tante delle nostre attività sociali e abitudini, sui vari dispositivi connessi on-line d è stato e così anche per il gioco d’azzardo. Basti pensare che nel 2020 c’è stata un’impennata del gioco on-line a discapito di quello fisico (nel 2019 l’azzardo on-line rappresentava la metà di quanto giocato fisicamente, ma nel 2020-21 ha sorpassato il gioco fisico). Nel 2022 invece è aumentata la spesa rivolta al gioco d’azzardo “fisico” in modo maggiore rispetto alla crescita dell’on-line, ma senza tornare ai livelli prepandemici. Il gioco on-line continua, comunque, a crescere e coinvolge sempre di più la fascia dei giovani (la maggior parte dei nuovi conti aperti on-line la troviamo nella fascia 18-25 anni). Come tutte le patologie, la dipendenza del gioco d’azzardo è espressione anche del contesto socio-culturale, politico, storico in cui la persona cresce e si sviluppa.

  • Sara Giomi: L'esperta nota un aumento della spesa per il gioco. Foto: sara giomi

    Secondo lei quali sono i problemi che portano sempre più persone ad entrare in questa dipendenza? C'è stato un incremento negli ultimi anni?

    I fattori di rischio che possono portare allo sviluppo di una dipendenza da gioco d’azzardo vanno ricercati sia all’interno di vulnerabilità individuali che possono essere legate a storie di vita compromesse, tratti personologici particolari, pattern di comportamento e atteggiamento, strategie personali di coping, eventi di vita stressanti, etc. Ma anche a livello di micro e macro sistema, cioè quei contesti in cui la persona cresce e si sviluppa, come famiglia e lavoro. Non possiamo di certo dimenticare anche le politiche esistenti che regolano il gioco d’azzardo in questo particolare momento storico, economico e culturale. Non manca inoltre il continuo sviluppo di tecnologie dai design sempre più accattivanti e che agiscono a livello di neurotrasmettitori. Insomma, un bel calderone di fattori. Per ogni persona i fattori possono avere un peso diverso, sicuramente un aumento della spesa complessiva nel gioco d’azzardo è indice di una sofferenza a livello di comunità. 

    Cosa deve aspettarsi il pubblico che il 13 verrà assistere al convegno?

    Se lo dico rovino la sorpresa! L’obiettivo è quello di esplorare insieme al pubblico, attraverso l’esperienza e il dialogo, cosa significhi dipendenza, quali meccanismi caratterizzano il gioco d’azzardo e lo rendono pericoloso per il benessere personale e dei nostri cari, quali sono le possibilità di consulenza e cura a livello territoriale. Il clima sarà leggero, divertente e interattivo. Non posso dire altro, se non: prenotate!

    È stato difficile creare una mostra e dei laboratori esperienziali ad hoc, per trattare il tema? Come sono stati pensati e quanto lavoro c'è dietro?

    Diciamo che siamo partiti avvantaggiati dal fatto che abbiamo già strutturato una mostra (LOG-IN, sui mondi digitali), quindi avevamo esperienza e valutazioni di un progetto di mostra già avviato. La sfida è stata adattarlo al tema del gioco d’azzardo e renderlo fruibile alla cittadinanza in modo autonomo rendendolo interattivo e intuitivo. Per quanto riguarda i workshop, abbiamo già esperienza nello strutturare laboratori per i giovani in tema di dipendenza. Tagliarlo sul gioco d’azzardo ha richiesto sicuramente uno studio approfondito della tematica per individuare gli strumenti, i linguaggi e gli aspetti dell’argomento che più hanno presa sulla fascia d’età del target giovanile. I laboratori, infatti, sono stati pensati per le scuole superiori, dove il gioco d’azzardo può diventare un tema (è vietato al di sotto dei 18 anni). Per le medie facciamo, in qualche modo, prevenzione al gioco d’azzardo, ma con un altro tipo di approccio, cioè, lavorando sui meccanismi che si nascondono dietro ad applicazioni, social e video giochi e che ricalcano quelli del gioco d’azzardo e potenzialmente predispongono a questo tipo di dipendenza.

    Com'è cambiato il rapporto con il gioco d'azzardo in Alto Adige nel tempo e chi sono i soggetti maggiormente coinvolti?

    Anche in Alto Adige, come in Italia, la spesa pro-capite per il gioco d’azzardo è aumentata considerevolmente nell’ultimo anno (Trentino – Alto Adige = 900 euro pro-capite nel 2022 registrando un aumento di 300 euro pro-capite dal 2021 – da Libro Blu ADM… nel Libro Blu i dati non sono suddivisi per provincia, ma Trentino e Alto Adige sono di fatto sovrapponibili). C’è da dire che non tutto il gioco è problematico… A livello italiano si parla comunque di un 13% dei giocatori con caratteristiche di gioco potenzialmente a rischio. Tra i giovani (ESPAD 2022 – studenti 15-19 anni) il 57% dichiara di aver giocato almeno 1 volta nella vita e tra questi l’8,7% ha un profilo a rischio e il 4,5% presenta un profilo problematico (secondo il test di screening South Oaks Gambling Screen, Revised for Adolescents - SOGS-RA30). Difficile tracciare un profilo della persona più colpita, come dicevamo prima, i fattori di rischio sono numerosi e la combinazione di questi può portare allo sviluppo di problematiche. A livello statistico si parla di una diffusione del comportamento di gioco soprattutto nella fascia d’età 30-64 anni, ma non mi fermerei ai numeri statistici che poco ci dicono sul reale comportamento e non vanno in profondità rispetto alla vulnerabilità personale e sociale dell’individuo.

    Quali sono i progetti del Forum Prevenzione di Bolzano e quanto è difficile, far comprendere alla popolazione l'importanza di affrontare certe tematiche?

    La Reason Why del Forum riguarda il benessere dell’individuo in generale:

    "Ogni persona, a qualsiasi età, dovrebbe poter crescere e svilupparsi in modo sano. Attraverso offerte mirate il Forum Prevenzione contribuisce a promuovere la formazione e aumentare la consapevolezza, incrementare le opportunità di di partecipazione, nonché a ridurre il rischio di creare danni a sé stessi o agli altri."

    In quest’ottica progettiamo interventi per promuovere salute e benessere. La difficoltà sta nel cambiare una cultura che spesso pensa alla salute come un concetto statico in contrapposizione alla malattia, atteggiamento che porta alla ricerca di soluzioni veloci e immediate alle difficoltà e alla sofferenza. Ma si tratta di un processo, il benessere va inteso come processo di crescita e sviluppo di strategie di adattamento, in un rapporto di reciproca influenza tra individuo e contesto, che ha come obiettivo la massima espressione possibile delle proprie potenzialità. Oltretutto c'è una visione molto individualista nella nostra società e spesso si pensa che se si sta bene, allora non è importante preoccuparsi della salute in generale e degli altri. Eppure questo è un tema comunitario e non soggettivo. Dall'altra parte ci sono anche dei meccanismi di difesa che mette in atto chi è già al centro di una problematica, per cui va in negazione rispetto ad un comportamento rischioso. Spesso non si sa cosa nemmeno di preciso cosa sia una patologia e tutto questo, unito alla paura di stigmatizzazione da parte della società, fa sì che le persone non partecipino a determinate iniziative.

    Progetti per il futuro?

    Tanti progetti, stay tuned! Posso dire che abbiamo cinque centri specialistici ciascuno con diversi progetti. Per il gioco d’azzardo nel particolare la campagna andrà avanti nel corso del 2024 con altri appuntamenti: nei prossimi mesi andremo in onda sul nostro canale Facebook con due live-talk, uno di questi sarà il 17 aprile (in lingua italiana) ed esplorerà le nuove forme di azzardo e il loro potenziale patologico. Il secondo sarà in lingua tedesca, ma ancora dobbiamo definire data e tema specifico. A cadenza regolare faremo post sui nostri profili social per richiamare l’attenzione al tema e nel mese di giugno, sempre tramite i nostri canali social, presenterò il libro “a Perdere. Un gioco senza amore” di Alessandra Limetti, autrice locale. L’idea è quella di mantenere vivo l’argomento affinché la tematica e le persone coinvolte non rimangano nel buio. Abbiamo inoltre un sito sempre aggiornato ( https://www.aktion-spielsucht.it/de/aktion-spielsucht-1257.html )Qui è possibile trovare un auto-test per valutare il proprio livello di gioco e prenderne consapevolezza, dove è possibile trovare i contatti della rete per consulenza, cura e supporto, e dove poter vedere i video degli esperti territoriali e di testimonianze (l’obiettivo è creare rapporto e vicinanza persona-servizi in Alto Adige). Infine posso dire che se il format mostra+workshop+ convegno dovesse funzionare in termini di efficacia e di risposta da parte della cittadinanza, vorremmo riproporlo  sul territorio a biblioteche o centri culturali, comuni e scuole, interessati ad ospitarlo. 

  • Lo spettacolo

    Lo spettacolo del 13 marzo è gratuito su prenotazione e si terrà al Centro Culturale Trevi - TreviLab di Bolzano, dalle 18:00 alle 19:30.  Info e prenotazione al link: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-play-smart-come-vincere-lazzardo-wie-man-das-glucksspiel-besiegt-813730238047?aff=oddtdtcreator