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Mappa della Lombardia in 3D per Expo Milano 2015

Il lavoro della R3 GIS di Merano per l'esposizione universale. Parliamo di mappe con Sergio Segala, coordinatore tecnico dell'azienda
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Usando una libreria open source in Alto Adige è stata creata una mappa in tre dimensioni dell'area della Lombardia per Expo 2015 a Milano. Artefice la R3 GIS di Merano, che per l'esposizione universale ha anche preparato un progetto sui cambiamenti e la storia del territorio lombardo. Novità che rimarranno top secret fino al primo maggio, apertura di Expo. Di progetti e collaborazioni con il Tis parliamo con Sergio Segala, uno dei 10 professionisti che lavorano in R3 GIS.

Dove hai studiato e quali sono state le tue prime esperienze lavorative?

Sono nato nel 1975 e ho frequentato l'istituto tecnico industriale Galilei di Bolzano. Poi per due anni ho seguito i corsi di ingegneria informatica al Politecnico di Torino. Nel frattempo ho cominciato a lavorare per Parsec, che in quel periodo stava creando i primi nodi internet per l'Alto Adige. Mi occupavo della parte dinamica dei siti web.

Quindi è arrivata l'esperienza con R3 GIS...

Dodici anni fa sono entrato in R3 GIS, dove sviluppiamo cartografie, mappe per comuni e privati applicazioni web.

Quali sono state le vostre collaborazioni con il centro Free Software & Open Technologies del Tis?

Abbiamo seguito la parte tecnica di molti progetti. Per ultimo un portale cartografico, www.geobi.info, sul quale l'utente finale può creare proprie statistiche. Per ora sono inseriti i dati delle mappe dell'Alto Adige, ma potenzialmente si può allargare a tutto il mondo.

Uno strumento utile quindi ad esempio anche per il datajournalism?

Sì, è un contenitore per i dati. Gli usi possono dipendere dalla fantasia del singolo utente e dalle necessità. Abbiamo realizzato applicativi simili anche per camere di commercio, consorzi frutticoli, cantine. I dati sono caricati con l'Api messa a disposizione da Ckan (www.ckan.org). Il dato non è strettamente georeferenziato, ma si accettano anche dati tabellari.

Altri progetti del Tis con i quali avete collaborato?

Con il TIS abbiamo realizzato il progetto FreeGIS.net, finanziato da Interreg Italia-Svizzera, che ha prodotto una soluzione GIS open source per la pubblicazione multilingua dei dati geografici su web. Siamo stati inoltre coinvolti nella “vestizione” dei dati, curando la parte cartografica, dei progetti Sasabus, Integreen e Cleanroads.

Quali sono le linee di sviluppo future nel vostro campo?

Al momento guardiamo soprattutto alla parte mobile ed agli applicativi in campo. Quindi applicazioni di servizio ad esempio ai frutteti oppure per rilevazione dei civici.

Cosa si sta facendo per aggiornare il catasto?

Abbiamo sviluppato un tool che permette di adeguare le particelle catastali alla cartografia reale. Poi abbiamo lavorato su sistemi automatici, con mappa aggiustata a seconda di punti fiduciali, in provincia di Sondrio.

Avete lavorato anche all'estero?

In Austria, Germania, Svizzera e tramite partner anche in Repubblica Ceca.

Cosa si può fare di nuovo nel settore delle mappe?

Se ne possono fare ovunque, basta andare a trovare l'idea giusta per la necessità giusta. Nell'ambito del verde, dell'agricoltura, dei comuni ci sono buone possibilità.