Brennero, a maggio le barriere

Dopo la trasferta altoatesina del ministro degli Esteri austriaco Sebastian Kurz, è toccato ieri al capo del dicastero degli Interni Johanna Mikl-Leitner fare tappa in Italia: destinazione Viminale, Roma. Al centro dei colloqui con l’omologo Angelino Alfano i flussi migratori nel Mediterraneo e lungo la rotta balcanica, le proposte avanzate in sede comunitaria, nonché il rafforzamento della collaborazione bilaterale ed operativa nel monitoraggio e controllo della comune frontiera con l'obiettivo strategico di garantire la fluidità di passaggio al Brennero e di salvaguardare la libera circolazione prevista da Schengen. Necessario intensificare, inoltre, anche la cooperazione investigativa tra le Forze di Polizia transfrontaliera contro i fenomeni criminali e i traffici illeciti, anche attraverso un maggiore scambio di informazioni e l'inserimento costante di dati nei database europei. I due ministri hanno poi ribadito la volontà di lavorare congiuntamente per una politica europea comune fondata su un'ambiziosa riforma del regolamento di Dublino. “È stata una riunione costruttiva - ha dichiarato Mikl-Leitner a margine dell’incontro -, la priorità è quella di arginare il flusso migratorio, i profughi dovranno essere portati direttamente negli hotspot dove saranno controllati e i loro dati condivisi”.
Una dura presa di posizione è arrivata, nei giorni scorsi, dal sottosegretario all’Interno, Filippo Bubbico: “I migranti arrivano in Italia e noi li stiamo accogliendo” come deciso con l’Unione europea, “se poi l’Austria non vuole condividere le decisioni europee è un problema che riguarda l’Austria. Noi non dobbiamo rendere conto a nessuno” perché “adempiamo ai nostri doveri nei confronti delle convenzioni internazionali e delle decisioni dell’Unione europea”. Nel frattempo ieri (8 aprile) il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha incontrato a Innsbruck il capitano del Land Tirolo Günther Platter, il vicecancelliere austriaco Reinhold Mitterlehner e il direttore della polizia tirolese Helmut Tomac. “Solo se tutti gli stati membri della UE si muoveranno nella stessa direzione sia per quanto riguarda l'accoglienza e la distribuzione dei profughi, sia per quanto riguarda la creazione degli hotspot in Nordafrica, la questione potrà essere gestita e tenuta sotto controllo”, ha ammonito Kompatscher. Tomac ha infine dichiarato che “nel corso di questa settimana abbiamo ricevuto il via libera da parte del Ministero degli interni alla messa in opera delle misure necessarie a mettere in sicurezza i confini, sull’esempio di quanto già accaduto a Spielfeld. Dal punto di vista infrastrutturale saremo pronti entro la fine del mese di maggio, ma non è escluso che i controlli prendano il via già prima. Faremo il possibile - ha concluso il capo della polizia tirolese - affinché vi sia la massima cooperazione con i colleghi italiani”.