Capitan America: Civil War
Quando il gioco si fa duro i duri giocano in squadra!!!! E' così che anche nell'universo Marvel, un pizzico meno epico e squadrista dell'eterna rivale DC (quella di Batman e Superman, non quella di Andreotti e Forlani), i supereroi si trovano a non condividere la medesima Weltanschaung [… si lo ammetto, sto cercando di usare paroloni da sociologo per un film di un tale micro-spessore, nella speranza che si materializzi Nanni Moretti per farmela pagare …].
Ecco le squadre schierate:
Squadra 1: Capitan America, Ant-Man, Occhio di Falco, Wanda e Falcon;
Squadra 2: Iron Man, Vedova Nera, Pantera Nera, War Machine, Visione e Spider-Man.
Cos'ha di interessante allora una battaglia di buoni contro buoni? Sulla carta nulla e a tratti neanche nella sceneggiatura di questo inutilmente lungo action movie.
A voler essere precisi, visto che se i buoni combattono contro i buoni deve esserci sicuramente un malinteso (come lo è anche il titolo: guerra civile??) o almeno un'oscura trama sapientemente ordita da qualche mefistofelico cattivo di turno. In effetti in civil war è proprio la figura dell'astuto cattivo a mancare.
Nulla da dire invece sul fronte degli effetti speciali e dell'azione che da soli tengono insieme questo lavoro.
Sul fronte dell'ideologia (a buon mercato) di cui queste pellicole sono intrise, abbiamo questa volta una sorta di inversione dei ruoli. Iron Man che di solito ricopriva il ruolo del produttore di armi politicamente scorretto, diventa un benefattore che si piega alle regole di politica internazionale dei comuni mortali e dei governi mentre, Capitan America, che di solito rappresentava l'ottuso ideale americano post bellico e militarizzato, assume il ruolo del supereroe ribelle e che come l'ispettore Callaghan si fa giustizia da solo.
Tolto l'elemento tecnico civil war rasenta il ridicolo e la musica dozzinale e scadente è puntuale nel ricordarcelo ad ogni scena.