Società | Licenziamenti ASSB

Sola: "La politica sia più responsabile"

Dopo il caso dei tre mancati rinnovi presso l'Assistenza Socio Sanitaria di Bolzano in molti si sono mobilitati. Lorenzo Sola (SEL) ha espresso posizioni critiche nei confronti della politica.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: Salto.bz

La coperta sta diventando sempre più corta e i fondi che vengono riservati al sociale sono sempre meno. I tre licenziamenti che hanno visto protagonista l'ASSB di Bolzano chiamano in causa livelli diversi della politica locale e Lorenzo Sola (SEL) ne ha un po' per tutti. Pur tenendo in debito conto la difficile situazione economica, l'ex sindacalista esprime un'opinione critica nei confronti degli attuali politici locali. "L'assessore Theiner sta sbagliando tutto e non fa altro che contraddirsi" ha tuonato. Contraddizione evidente nel momento in cui si confronta quanto detto dall'assessore durante la conferenza stampa di fine legislatura tenutasi ieri, 8 agosto, con i tre licenziamenti che diverranno esecutivi entro la fine dell'anno. "Perché affermare che gli anziani non devono essere chiusi nelle case di riposo e allo stesso tempo tagliare l'assistenza domiciliare?" si è domandato Sola durante la conferenza stampa di stamani.

Il rischio insito in questa manovra sarebbe connesso anche con il famoso "Familiengeld": "Theiner sta monetizzando l'assistenza, ai bambini come agli anziani. Posso solo immaginare i tagli che ci saranno nei prossimi anni" ha affermato rattristato Sola. Sì, perché i tre licenziamenti - per i quali il risparmio sarebbe di 120-150 mila Euro annui - sono solo la punta dell'iceberg: per il prossimo biennio i tagli previsti nel settore socio assistenziale sarebbero di 2 milioni di Euro.

Un altro aspetto importante da tenere in considerazione - ha sostenuto Sola - sono le conseguenze di questi tagli generali, specialmente se verrà introdotta la discussa legge regionale sui 5 anni di residenza come condizione per l'accesso all'assistenza sociale. "A chi pensano che si rivolgeranno gli stranieri e gli immigrati, fascia debole della nostra società, nel momento in cui non avranno accesso agli aiuti provinciali e regionali? All'assistenza sociale comunale - prevede Sola - che è già con l'acqua alla gola. Come potranno fare fronte all'emergenza se già ora si riduce la forza lavoro?"

Il momento è certamente delicato, con l'avvicinarsi della campagna elettorale. L'assessore comunale Randi, sulle pagine del nostro giornale, ha dichiarato che l'intenzione dell'amministrazione è quella di muoversi con cautela, onde evitare di ricevere dai candidati promesse elettorali che mai si avvereranno. Questo atteggiamento secondo Lorenzo Sola è sbagliato: "Se si aspetta di discutere il problema con la prossima giunta provinciale, il rischio è quello di non veder mai affrontata la questione alla radice. Si rimanderà solo il momento del confronto e nel frattempo potrebbero esserci ulteriori tagli" ha concluso l'ex segretario della CGIL, ora candidato di punta di Sel per le elezioni provinciali.