Società | Doping

Schwazer: ancora un rinvio

Il tribunale arbitrale dello sport deciderà solo venerdì 12 agosto. Questa l’unica decisione assunta dopo la seduta fiume di ieri.

Ore e ore di audizione per poi non decidere nulla. Alex Schwazer conoscerà il suo destino solo nel giorno in cui si correrà la prima delle due gare alle quali ‘potrebbe ‘ partecipare alle Olimpiadi di Rio e e cioè la 20 km di marcia maschile. Il condizionale è d’obbligo tanto più dopo l’udienza del Tas di ieri a Rio nel corso della quale ha a lungo deposto la difesa del marciatore, insieme al su allenatore Sandro Donati
In realtà la vera gara di Schwazer è la 50 km che si disputerà il 19 agosto, ma a tutt’oggi nulla si sa sulle possibilità reali che il marciatore di Racines vi possa partecipare

Sono poche le notizie trapelate dall’udienza di ieri. Anche l’entourage del marciatore ha potuto dire ben poco a causa delle clausole di riservatezza. Si è solo saputo che all’incontro era presente a sorpresa anche il direttore dell'antidoping della federazione internazionale di atletica leggera. E che dalla federazione internazionale è arrivata la pesante richiesta di 8 anni di squalifica per il marciatore. Al di là dell’impossibilità di partecipare alle gare di Rio si tratterebbe della fine della carriera, insomma. 

L'impressione dominante resta comunque quella di una 'sentenza già scritta' che confermerebbe quindi l'esclusione del marciatore dai giochi olimpici. 
Ricordiamo che il panel presieduto del Tas è presieduto dall'austriaco Michael Geistingler, ex segretario della federazione internazionale di biathlon. 
La difesa di Schwazer ha puntato prima di tutto a dimostrare l'esistenza di vizi procedurali che farebbero passare in secondo piano anche la positività al controllo effettuato a capodanno a Racines.