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Parcheggio privilegiato

Meglio un parcheggio oggi che un sostegno concreto alle donne in situazione di violenza domani. La triste storia dell'area di via Visitazione a Bolzano.
via visitazione alloggi sociali
Foto: (Foto: salto.bz)
  • A volte mi chiedo se le persone che hanno difeso i loro posteggio macchina a discapito di una Casa Delle Donne siano le stesse persone che inondano i social media di hashtag del tipo #stopfemminicidi #25novembresempre #penepiùsevere. Mi spiego: nel 2021 pareva che a Bolzano la carenza di alloggi protetti per donne in situazioni di violenza fosse prossima a una soluzione… Dopo oltre 20 anni di attesa, la città di Bolzano era ad un passo dalla realizzazione di una Casa Delle Donne corrispondente alle effettive esigenze delle cittadine. Il terreno edificabile dove sarebbe stata costruita la struttura era nel cuore di uno dei cinque quartieri di Bolzano. Da tempo la superficie era abbandonata a sé stessa, nel frattempo utilizzata come parcheggio. Ecco che alla vigilia dei primi lavori edili il vicinato si scatena e tra alleati in giunta comunale e giornalistə “iperattivə” senza formazione adeguata rispetto all’argomento della violenza di genere fa emergere la destinazione dell’edificio che sostituirà il parcheggio: una Casa Delle Donne - struttura che per garantire la sicurezza delle donne che vi trovano ospitalità dovrebbe essere ad indirizzo segreto (!). Quindi non se ne fa niente, pubblicato indirizzo e destinazione su ogni mezzo, la struttura perde un presupposto imprescindibile, non viene costruita e si continua a parcheggiare macchine mentre donne che avrebbero urgente bisogno di una dignitosa accoglienza temporanea per essere al sicuro dai loro maltrattanti, si trovano in situazioni di fortuna grazie ai salti mortali delle operatrici antiviolenza.

    Per tornare alla mia domanda iniziale, penso che non poche delle persone coinvolte in questa triste vicenda, se interrogate, si direbbero contro la violenza maschile sulle donne. E qualcunə di loro probabilmente pensa di esserlo davvero. Insomma, uno specchio della nostra società tutta: ci indigniamo dopo l’ennesimo femminicidio, urliamo “denunciadenuncia”, chiediamo a gran voce pene più severe. Ma quando ci viene chiesto di fare la nostra parte, quando il nostro contributo si farebbe concreto… il nulla.

    Perché impegnarsi davvero è più difficile che copiare un hashtag? Perché rinunciare ad un privilegio è più faticoso che chiedere soluzioni “alla politica”? Perché in fin dei conti pare meglio un parcheggio oggi che un sostegno concreto alle donne in situazione di violenza domani (magari ne avrai bisogno proprio tu, tua figlia, tua madre, tua sorella, tua nipote, tua amica, tua vicina).

    Siamo tuttə parte della violenza maschile sulle donne e le loro figlie e figli. La buona notizia è che possiamo tuttə essere parte della lotta contro di essa, della soluzione quindi. Con un po’ di coraggio pure oltre i hashtag!

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Massimo Mollica Mar, 10/10/2023 - 08:57

Se si volesse veramente fare qualcosa ora e subito per le donne che hanno subito volienza personalmente acquisterei appartamenti o interi edifici che sono attualmente sfitti,e sono in mano ai soliti nomi famosi di Bolzano Bozen. E lo dovrebbe fare il Comune assieme alla Provincia, perché deve farlo la comunità tutta. In alternativa vi sono un numero non indifferente di edifici praticamente abbandonati da ristrutturare che non se ne capisce il motivo. Uno fra i tanti il grande edificio in fondo a via Zara , che forse è stata una scuola in passato, e potrebbe ospitare almeno 50 persone (a spanne) e non comprendo come possa essere in stato di abbandono.
Poi, per come sono fatto io, e per un fatto di giustizia, invece che acquistare farei un vero e proprio esproprio, perché non è concepibile che un edificio siffatto sia stato abbandonato. Ma ripeto, deve farlo la comunità tutto, quindi sia Comune che Provincia.

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