Il nodo del ballottaggio
“Il nodo è sul secondo turno”
Il vicepresidente del consiglio provinciale Roberto Bizzo sintetizza in 5 parole lo stallo che si sta verificando per quanto riguarda la modifica della legge elettorale per i comuni, messa in cantiere per cercare di aiutare in particolare la città di Bolzano a darsi finalmente un governo chiaro e stabile dopo le vicissitudini degli ultimi mesi.
“Alcuni consiglieri vorrebbero eliminare il ballottaggio” precisa Bizzo, aggiungendo che però la proposta è “inaccettabile per il Partito Democratico”.
Il problema sta nel fatto che gli alcuni consiglieri di fatto sarebbero ‘tutti’ i consiglieri. Compresa la SVP e qui sta il punto, anche se Bizzo confida di riuscire a convincere la Stella Alpina: “nei prossimi giorni vedrò Steger e ne parleremo faccia a faccia”.
Stamani i capigruppo in consiglio provinciale si sono incontrati a Bolzano per fare il punto della situazione. Ma l’incontro non era ufficiale, abbiamo appreso, e l'appuntamento non era nemmeno nell’agenda del vicepresidente Bizzo, ci hanno confermato nella sua segreteria.
“Ma i capigruppo erano stati senz’altro convocati in modo formale attraverso una mail”, precisa invece in merito Elena Artioli, in prima battuta molto battagliera anche perché prima sostenitrice insieme ad Andreas Pöder della proposta di eliminare il turno di ballottaggio.
“Bizzo non l’abbiamo nemmeno visto nella capigruppo, non so come faccia a parlare”, commenta infatti Artioli, tradendo il suo disappunto.
Quello che si sta verificando è un braccio di ferro tra il PD e il resto delle forze politiche rappresentate in consiglio provinciale a Bolzano?
Artioli formalmente nega (“non è un braccio di ferro”), ma di fatto ribadisce la sua tesi.
“Il ballottaggio è inutile, lo si è visto anche in occasione delle ultime elezioni: Spagnolli avrebbe vinto lo stesso. Si tratta allora solo di un inutile spreco di soldi”
Cosa succederà, allora?
“Nei prossimi giorni dovremo per forza incontrarci di nuovo, ma ancora non sappiamo quando” conferma Artioli, riferendo che al primo firmatario del disegno di legge Josef Noggler è stato chiesto oggi di preparare una sorta di proiezione di quello che potrebbe accadere a Bolzano se venisse eliminato il ballottaggio per la carica di sindaco.
Resta il dato politico dell’attuale isolamento del PD, in qualche modo paradossale visto che dell’orbita del partito in qualche modo comunque fa parte anche Elena Artioli.
“Mi dicono che io non li rappresento, ma poi non si fanno vedere; io però dico la mia” conferma la consigliera di Team Autonomie Liberal PD.
Per Artioli in ogni caso il nodo del doppio turno verrà superato. Mentre la consigliera prevede che ci sarà ancora dibattito per quanto riguarda altri due temi caldi e cioè il quorum da raggiungere per poter entrare in consiglio (al momento il 3% per i singoli partiti e il 7% per le coalizioni) e per la riduzione del numero dei consiglieri a Bolzano a quota 35, vecchio cavallo di battaglia della SVP.
Insomma: il confronto sembra ancora nelle fasi preliminari e i posizionamenti sia delle forze politiche di maggioranza e opposizione che dei singoli esponenti politici è ancora assolutamente fluida. Con il tempo che però scorre, inesorabile.
E tutti concordano che la partita dovrà per forza essere chiusa entro il mese, altrimenti sarà molto difficile che la legge possa divenire efficace in occasione delle elezioni del prossimo maggio.