Cultura | L'appuntamento

Esplorare il passato dell'Alto Adige

In occasione delle Giornate europee del patrimonio, l'Ufficio dei beni archeologici apre le porte ai visitatori con una mostra dedicata ai reperti rinvenuti sul territorio altoatesino.
Giornate europee del patrimonio
Foto: Provincia di Bolzano
  • Domani (10 novembre) tornano anche a Bolzano le giornate europee del patrimonio. L’Ufficio beni archeologici ha deciso di esporre l’importante patrimonio archeologico della provincia, con la mostra Highlights dell’archeologia: scoperte del passato in Alto Adige e dalle 10 alle 16 a Frangarto, in via Bolzano 59, al deposito dell’Ufficio beni archeologici verrà presentata una selezione dei reperti recuperati nelle molte campagne di scavi sul territorio. 

    Diversi sono i siti che hanno permesso di ricostruire la vita, gli usi e costumi degli antichi abitanti altoatesini fin dall’età della pietra

    Diversi sono infatti i siti che hanno permesso di ricostruire la vita, gli usi e costumi degli antichi abitanti altoatesini fin dall’età della pietra, come nel caso dei siti dell’età mesolitica di Plan de Frea o di quella neolitica di Villandro-Plunacker, mentre particolari oggetti hanno svolto un ruolo centrale nel documentare le abitudini dei popoli che vivevano in Alto Adige, come la ciaspola del Gurgler Eisjoch, che attesta la frequentazione delle alte quote alpine già dal neolitico, o gli utensili di pietra levigata di San Lorenzo di Sebato/Castelbadia, in uso già dall’età del rame, i boccali offerti alle divinità nei roghi votivi dello Schwarzsee a Villandro o le sepolture di Castelfeder/Frauensee e delle necropoli di Vadena, che testimoniano i riti funerari dell’età del bronzo e della prima età del ferro, mentre saranno esposti altri reperti dello stesso periodo, rinvenuti nelle case retiche a Bressanone e nel luogo di culto di Settequerce. La mostra comprende poi manufatti di epoca romana, dalle antiche strade romane che, passando per le Alpi, mettevano in contatto tutto l’impero, fino ad arrivare ai reperti delle chiese di Sabiona, testimonianza delle sepolture dell’alto medioevo.

    Durante la visita sarà inoltre possibile approfondire curiosità e interessi, grazie alle collaboratrici e ai collaboratori dell’ufficio archeologico, presenti per rispondere alle domande del pubblico.