Società | Pensioni

Figli di un Dio minore?

Non è sempre e solo colpa di Roma: oggi anche Bolzano crea iniquità nel sistema pensionistico.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

A quanti anni si va in pensione in provincia di Bolzano? Dipende! 

Dipende dalla situazione contributiva personale, si dovrebbe dire, ma non basta.
Decisivo per rispondere alla domanda è anche sapere per che Ente/Azienda si lavora. Non si invecchia tutti allo stesso modo.

Presso la Provincia Autonoma di Bolzano (30.000 dipendenti), per esempio, a 63 anni si lascerà il lavoro per la meritata pensione.
Alla Cassa di Risparmio di Bolzano, invece, è stato re-introdotto il prepensionamento per 160 dipendenti finanziato con un fondo esuberi di 25 milioni euro. Se poi si lavora per una ditta artigiana, commerciale, industriale si va dritti, dritti verso i 67 anni. Senza parlare poi di lavoratori autonomi, parasubordinati, partite Iva, professionisti, ecc. ecc.

L’innalzamento dell’età pensionabile si è reso necessario per dare futuro al sistema previdenziale ed evitarne la bancarotta. Ci sono stati sacrifici pesanti per molti lavoratori sulla soglia della pensione, costretti a rinviarla. Ricominciando a fare eccezioni, in particolare da parte di Enti Pubblici o similari, si alimenta il senso di frustrazione e di ingiustizia in tutti gli altri lavoratori. Non ne abbiamo proprio bisogno, impegnati come dovremmo essere tutti, Ente Pubblico in testa, a risanare i conti della nostra Previdenza. A meno che non si voglia continuare a passare il cerino ai prossimi che arrivano. Auguri ai giovani!