Integrazione: ecco la consulta provinciale

“E’ nostro compito garantire una vita libera e dignitosa alle persone che vivono in questa terra, comprese quelle che lasciano il loro Paese a causa di guerre, persecuzioni, discriminazioni o povertà”
Ha usato parole forti l’assessore provinciale competente Philipp Achammer nel corso della prima seduta che ha avuto luogo giovedì 8 gennaio 2015. E - vista la recente emergenza terroristica in Francia - non poteva esserci momento migliore per varare il nuovo organismo consultivo, costituito lo scorso novembre e composto da 18 rappresentanti provenienti da amministrazione provinciale, società civile e organizzazioni di rappresentanza dei ‘nuovi cittadini’.
La Consulta è stata istituita nel 2011 ed ha i seguenti compiti:
1) presentare proposte alla Giunta provinciale per adeguare le norme provinciali alle esigenze che emergono in relazione all'integrazione
2) formulare proposte sul programma pluriennale
3) esprimere pareri su ogni altro argomento inerente alla materia dell'integrazione, su richiesta della Giunta provinciale
8 dei 18 membri effettivi della Consulta sono rappresentanti dei nuovi cittadini vengono eletti sulla base di un equa rappresentanza dei diversi Paesi di provenienza.
Nel suo intervento l'assessore Achammer ha sottolineato che l'integrazione è considerato uno dei temi centrali dell'attività della Giunta provinciale: "attraverso un accordo sull'integrazione che elaboreremo assieme, saranno delineati i presupposti necessari per l'integrazione e le regole importanti per la convivenza". Si tratta quindi di "far emergere gli esempi di una riuscita integrazione ma anche di tematizzare apertamente difficolta' e conflitti", ha aggiunto l'assessore.
La Consulta nel corso della seduta ha voluto esprimere, in relazione agli eventi verificatisi in questi giorni in Francia, la propria condanna di qualsiasi forma di violenza e di terrore. “Proprio ora è compito della società difendere i valori centrali di rispetto, tolleranza e libertà da chi conosce solo disprezzo per l'altro” hanno ribadito i membri della Consulta, concludendo la loro seduta inaugurale.
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